Il senatore statunitense Al Franken ha dichiarato di essere seriamente preoccupato a riguardo dei problemi di sicurezza che potrebbero derivare dal lettore di impronte digitali adottato nel nuovo smartphone top di gamma dell’azienda sudcoreana, il Samsung Galaxy S5, dispositivo del quale potete leggere la nostra recensione.
Il Samsung Galaxy S5 ha raggiunto i negozi di tutto il mondo da circa un mese, ottenendo un buon successo di vendite, ma diversi ricercatori hanno subito scoperto molte vulnerabilità che riguardano il lettore di impronte, il quale pare sia facilmente raggirabile.
Una situazione molto simile si era già verificata ai tempi del lancio dell’iPhone 5S, ma Al Franken, rappresentante del Minnesota, ha precisato che lo scanner integrato nel Samsung Galaxy S5 è ancora più preoccupante in quanto ci permette innumerevoli tentativi prima di chiedere all’utente di inserire una password.
Ad esempio, Al Franken ha espresso la sua preoccupazione per quanto riguardo il supporto ai pagamenti attraverso PayPal eseguibili grazie al lettore di impronte digitali dal Samsung Galaxy S5, in quanto dal momento che un utente può inviare denaro a qualcuno dopo aver verificato la propria impronta, qualora il malcapitato utente fosse vittima di un furto dopo l’autenticazione, un ladro potrebbe facilmente esaurirgli tutto il conto corrente; in aggiunta a questo, considerato che non è possibile modificare le impronte digitali, un abile hacker potrebbe rubarle e farne uso per altri scopi illeciti.
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Scanner di impronte digitali del Samsung Galaxy S5: la lettera del senatore Al Franken
Per i motivi sopracitati il senatore Al Franken ha deciso di inviare una lettera a Samsung dove vengono poste tutta una serie di domande alle quali il produttore sudcoreano è tenuto a rispondere entro un mese. Qui di seguito un estratto della missiva:
…”Le impronte digitali non sono per nulla un segreto. Vengono lasciate su innumerevoli oggetti toccate durante la giornata come lo sportello dell’auto, un bicchiere d’acqua e anche il display stesso dello smartphone. A differenza delle password, le impronte digitali non possono essere modificate. Se un abile hacker entra in possesso di una copia digitale dell’impronta, potrebbe usarla per scopi poco leciti come impersonare il malcapitato utente per il resto della sua vita, un rischio molto alto soprattutto adesso con la diffusione dell’affidamento sull’autenticazione tramite impronte digitali”…
Non possiamo negare che i dubbi posti dal senatore sullo scanner di impronte digitali del Samsung Galaxy S5 siano basati su argomentazioni preoccupanti, ad ogni modo il produttore sudcoreano dovrà rispondere alla lettera per spiegare le modalità con le quali prevede di risolvere tali problemi e avrà un mese di tempo per rassicurare sia i legislatori che gli utenti a riguardo di questa tecnologia. Ovviamente non appena avremo modo di conoscere la risposta non mancheremo di aggiornarvi.