Un paio di giorni fa vi abbiamo parlato dell’aggiornamento della politica relativa alla privacy del servizio Evernote dovuto all’utilizzo di un nuovo servizio di machine learning. Tali cambiamenti hanno messo in agitazione tutti gli utenti di Evernote, visto che veniva meno la riservatezza dei propri contenuti (in pratica, per controllare l’operato del sistema di machine learning, alcuni dipendenti di Evernote avevano accesso ai contenuti degli utenti). Ad appena due giorni dall’annuncio, la dirigenza ha deciso di fare marcia indietro e tornare sui propri passi.
Nei prossimi mesi rivedremo la nostra attuale “Informativa sulla privacy” per rispondere alle preoccupazioni dei nostri clienti, per confermare il fatto che i loro dati rimangono privati per impostazione predefinita, e anche per confermare che la fiducia che hanno riposto nel servizio è fondata. Inoltre, metteremo a disposizione le tecnologie di machine learning di tutti i nostri utenti, ma nessun dipendente sarà autorizzato (o in grado) di accedere ai contenuti. Informeremo tempestivamente i clienti Evernote per aiutarci a costruire un prodotto migliore.
In pratica, il sistema di machine learning sul quale si baserà Evernote non è stato soppresso. Tuttavia, la politica di supervisione è stata rimossa al fine di garantire la privacy degli utenti (ed evitare che vi fosse una fuga di massa verso altri servizi).