Dopo aver scoperto che Android Q (già in test sui Pixel) potrebbe eseguire il render di alcune animazioni di sistema sfruttando le Vulkan API, restiamo in argomento indicandovi che il nuovo sistema operativo di Google avrà il supporto nativo ad ANGLE.
ANGLE è un’abbreviazione e sta per “Almost Native Graphics Layer Engine.” L’avvento di WebGL ha reso necessaria una soluzione standardizzata per supportare il render. I driver OpenGL non sono stati molto stabili sulla piattaforma Windows per un bel po’ di tempo, quindi ANGLE ha portato tutto a un livello completamente nuovo con la conversione del codice OpenGL in Direct3D, un’API supportata nativamente su Windows.
L’obiettivo principale di ANGLE è rendere OpenGL portatile e accessibile a tutti, traducendo il contenuto WebGL e OpenGL ES in un’API supportata dall’hardware disponibile sulla piattaforma. Utilizzando lo stesso principio, ANGLE tradurrà il codice OpenGL in codice Vulkan su Android, in quanto il primo è un’API hardware ufficialmente supportata sul sistema operativo. Probabilmente si utilizza ANGLE tutti i giorni senza nemmeno accorgersene, visto che ANGLE è integrato nei browser Web Google Chrome e Mozilla Firefox per desktop. È usato per renderizzare qualsiasi contenuto grafico all’interno di questi browser su Windows.
Ad ogni modo, il suo utilizzo su Android Q renderà più semplice la vita agli sviluppatori permettendogli di creare giochi che non richiedono grafica 3D non solo sfruttando le Vulkan API ma anche WebGL e OpenGL ES, dal momento che ANGLE agirà come un traduttore.
Come accade spesso con il rilascio dei sorgenti kernel degli smartphone, anche in questo caso i consumatori finali trarranno vantaggio della cosa solo in maniera indiretta. Questa novità infatti è principalmente rivolta agli sviluppatori.