Gli smartphone Samsung, nonostante abbiano dalla loro un hardware qualitativamente eccellente, stanno cominciando a palesare sempre più problemi di vulnerabilità. Dopo infatti l’exploit Stagefright (che ha colpito comunque tutti gli smartphone Android), nelle scorse ore è emersa una vulnerabilità abbastanza inquietante e pericolosa.
Un gruppo di ricercatori, infatti, durante la Pwn20wn di Tokyo ha mostrato di essere riuscito ad hackerare il chip contenente il modulo radio e di poter quindi ascoltare liberamente le chiamate fatte e ricevute da quello smartphone. Si tratta di un problema simile a quello emerso alcuni mesi fa che ha visto responsabile la NSA americana.
Al momento sembra che il problema riguardi solamente la serie di smartphone Samsung Galaxy S6 ed il Samsung Galaxy Note 5, ovvero i device che condividono quel particolare modulo radio. Nonostante non sia stata mostrata la procedura per hackerare in questo modo lo smartphone, è stato spiegato che per farlo basta solo una base radio OpenBTS da installare vicino allo smartphone: una volta che esso si è connesso alla base radio, il gioco è fatto, visto che viene inviato un aggiornamento OTA che modifica il chip di rete e re-indirizza le chiamate verso un server proxy.
La cosa inquietante è che non occorre nemmeno agire fisicamente sullo smartphone Samsung per spiare le conversazioni altrui. La speranza è che Samsung metta subito al riparo gli smartphone vulnerabili mediante un update.