Una delle chiavi del successo di Android è sicuramente l’infinita scelta di fronte a cui è posto il consumatore: tanti produttori, tanti terminali con specifiche differenti e appartenenti a differenti fasce di prezzo.
Christy Wyatt, vice presidente di Motorola Mobility, ha pensato di rilasciare qualche commento riguardante questo argomento presso la AnDevCon Android developer conference in San Mateo; quale sarà stata la sua conclusione?
“La frammentazione di Android è qualcosa di buono“…non sono state proprio le parole precise, ma il concetto è stato espresso al 100%.
Si, secondo Motorola è un bene perché permette di differenziare il prodotto dai propri concorrenti, proponendo feature che contraddistinguano il proprio device da quello di un altro manifacturer, interfacce utente personalizzate che rendano l’esperienza d’utilizzo unica e distinta.
Tante belle argomentazioni, che di sicuro sono un fiore all’occhiello dell’OS by Google, ma che vanno a trascurare uno dei principali problemi che affliggono Android: il supporto!
Nessuno vuole acquistare un terminale la cui vita è stimata a breve termine (ovviamente non nel senso che si rompe subito xD ), mentre invece tutti vorrebbero vedere il proprio smartphone supportato negli aggiornamenti, sia dal punto di vista delle tempistiche (ovvero evitare delay eccessivi), sia dal punto di vista del “me lo aggiornano o no?“.
Purtroppo tutta questa differenziazione, che dal punto di vista concorrenziale è necessaria e dal punto di vista dell’aumento del numero assoluto di clienti serviti è altrettanto necessaria, ne è la causa: troppi hardware diversi, UI molto elaborate da adattare, ecc…
Il discorso è fattibile anche dal punto di vista dello sviluppo di applicazioni; con un portafoglio smartphone così ampio e diversificato, quanto pensate sia complicato sviluppare un’app o un gioco di qualità per la fascia high-performance senza tagliare fuori la fascia low-performance?
O si sviluppa qualcosa che vada bene per tutti rendendo inutili tutte le potenzialità della fascia alta, o si ignora la fascia bassa.
Ovviamente c’è anche l’opzione di raddoppiare lo sviluppo, producendo risultati differenziati in base al device che andrà ad utilizzarli; dal mio punto di vista questo però rende il tutto molto meno “invitante” per lo sviluppatore.
Quindi…a voi la parola!
Vi trovate di fronte alla dichiarazione di Motorola e alle mie considerazioni.
Voi come la pensate?