Presentato appena una decina di giorni fa, Meizu M6 Note è stato già sottoposto a un teardown per verificare essenzialmente tre aspetti: la disposizione interna dell’hardware, la facilità nel disassemblaggio e la possibilità di sostituzione di ogni componente. A differenza di quanto avviene con i principali top di gamma, pur essendo realizzato in metallo, con Meizu M6 Note non risulta essere particolarmente difficoltoso accedere alle componenti interne.
Le viti fanno da padrone nella scocca di Meizu M6 Note
Il principale elemento che permette allo smartphone di essere disassemblato con facilità è l’assenza quasi totale di colla. Ogni componente infatti è tenuto assieme alla scheda madre attraverso delle viti.
Come accade spesso, il miglior modo per separare le due scocche è quello di rimuovere le viti presenti sul fondo, estrarre il carrellino della SIM e fare leva con un oggetto sottile (una carta di credito ad esempio).
Insomma, se tenete a questo aspetto quando siete alla ricerca di un nuovo smartphone, Meizu M6 Note sicuramente non vi deluderà.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare brevemente le sue caratteristiche tecniche che, a differenza di quanto fatto dal modello M5 Note, portano una ventata di innovazione alla serie:
- Display IPS da 5.5″ Full HD
- SoC Qualcomm Snapdragon 625 con CPu Octa Core a 14 nm, fino a 2.0 Ghz
- 3/4 GB di RAM
- 16/32/64 GB di memoria interna
- Doppia fotocamera posteriore 12 + 5 Mpixel, f/1.9, struttura a 6 lenti, Sony IMX362 o Samsung 2L7 e quad-flash LED
- Fotocamera anteriore da 16 Mpixel
- Connettività dual-SIM LTE, Bluetooth 4.2, GPS
- Sensore impronte digitali sotto il pulsante Meizu Mback
- Batteria da 4000mAh con supporto alla ricarica rapida Meizu mCharge 18W
- Android 7.1.2 con interfaccia Flyme 6