Facebook Messenger rappresenta al momento un’applicazione che è stata scaricata oltre 1 miliardo di volte dal Google Play Store, il che la fa la seconda app di messaggistica più popolare al mondo. Un così elevato bacino di utenza può essere sfruttato in diversi modi da Facebook e, dopo aver introdotto i bot con gli annunci pubblicitari, potrebbe essere la base per lo sviluppo intensivo dell’assistente digitale “M”.
Dal momento che si tratta di un assistente digitale basato su algoritmi di machine learning, è chiaro che più viene utilizzato e migliore diventa. E’ lo stesso principio che ha spinto Google a rendere disponibile Google Assistant per tutti gli smartphone aventi a bordo Marshmallow e Nougat.
L’assistente “M” sta al momento venendo testato nell’ultima versione beta di Facebook Messenger, nella quale sono state introdotte anche altre novità interessanti. Come potete vedere dagli screenshot qui in basso, a destra vi è la nuova interfaccia grafica mentre a sinistra vi è quella dell’attuale versione stabile dell’app. In pratica, tutti gli elementi adesso sono disponibili in una sola riga.
Un’altra novità della versione beta è la possibilità di disabilitare, se si vuole, la notifica che ci avvisa dell’avvenuto aggiornamento dell’app ad una nuova versione.
Facebook Messenger è il laboratorio preferito per sperimentare le novità
Insomma, Facebook Messenger sta continuando ad essere non solo la seconda app più utilizzata al mondo per la messaggistica istantanea ma anche il laboratorio preferito dalla dirigenza di Facebook per testare tutte le possibili novità da introdurre nella versione stabile.
Relativamente ad “M”, al momento non sappiamo quando lo si potrà utilizzare nella versione stabile dell’app, dal momento che il suo annuncio risale addirittura al 2015.