
L’OrangePi 5 Ultra è una scheda SBC estremamente potente e versatile, indicata per chi cerca una soluzione avanzata con supporto AI, video 8K, acquisizione HDMI e networking rapido. Pur avendo un prezzo superiore rispetto a rivali più diffusi come Raspberry Pi, offre funzionalità premium che la rendono perfetta in contesti professionali, prototipazione evoluta o applicazioni multimediali di fascia alta. O, come nel nostro caso, di emulazione gaming.
L’OrangePi 5 Ultra, proprio come gli altri modelli di quinta generazione dell’azienda, è basata sul SoC Rockchip RK3588. Ha delle dimensioni leggermente più grandi di un biglietto da visita e visivamente è identica all’Orange Pi 5 Max, ma sostituisce una delle due uscite video HDMI 2.1 di quest’ultima con una porta di ingresso HDMI 2.0.
Il nuovo computer a scheda singola è ancora disponibile con un massimo di 16 GB di RAM LPDDR5, un connettore per modulo flash eMMC o una flash eMMC saldata, un socket M.2 per un SSD NVMe, connettività di rete 2.5GbE e WiFi 6E e quattro porte USB 3.0/2.0.
RockChip RK3588, il cuore dell’OrangePi 5 Ultra
Il Rockchip RK3588 è uno dei SoC (System-on-Chip) ARM più avanzati attualmente disponibili per dispositivi embedded, mini-PC, tablet industriali e SBC. E non a caso è stato scelto dall’azienda cinese per alimentare tutte le sue ultime SBC. In effetti, tranne che per alcune modifiche alla connettività, al form factor e alle porte I/O, non c’è tanta differenza fra questo modello Pi 5 Ultra e i vari Pi 5, Pi 5 Pro e Pi 5 Max. Di fatto, le prestazioni e il supporto software sono i medesimi.
Al suo interno troviamo una CPU dotata di otto core, suddivisi in due gruppi: quattro core ad alte prestazioni per le operazioni pesanti (come giochi, video in 8K, intelligenza artificiale) e quattro core più efficienti per i compiti leggeri. Questa configurazione permette di lavorare in modo intelligente, consumando meno energia quando non serve tutta la potenza disponibile.
A livello grafico, il SoC RK3588 monta una GPU Mali-G610, tra le migliori in ambito ARM. È in grado di gestire videogiochi 3D, emulazione di console (PS2, Wii, GameCube) e qualsiasi contenuto multimediale in alta risoluzione, con decoder video fino a 8K. Inoltre, supporta le più moderne librerie grafiche (come Vulkan), il che lo rende compatibile con tanti software recenti e ben ottimizzati.
Un altro punto forte è la NPU integrata, cioè un chip dedicato all’intelligenza artificiale. Riesce a gestire modelli di AI in tempo reale per riconoscimento facciale, analisi video,oggetti, OCR e simili. È particolarmente utile in ambito industriale, smart home e videosorveglianza.
Sistemi operativi disponibili
Un ambito dove l’azienda OrangePi fa fatica è nel supporto software. Nel caso del modello Pi 5 Ultra, vengono fornite delle immagini di Ubuntu, Arch, Debian e Android, anche se gli aggiornamenti a queste ultime sono praticamente inesistenti. Nel caso voleste utilizzare la SBC come un centro di emulazione gaming, il nostro consiglio è quello di affidarvi al sistema operativo Android in quanto offre la maggior compatibilità per i driver hardware della GPU Mali.
Per quanto riguarda l’installazione dei vari sistemi operativi, vi rimandiamo alla nostra recensione del modello Pi 5 base dove l’abbiamo spiegato per filo e per segno (è la medesima su tutte le SBC di Orange Pi).
OrangePi 5 Ultra e l’emulazione gaming tramite Android
Android è una piattaforma sempre più matura per l’emulazione, capace di offrire esperienze fluide anche con console 3D complesse come PS2 o Wii, a patto di usare il giusto hardware e gli emulatori ottimizzati. L’aumento delle prestazioni dei SoC ARM (CPU+GPU+NPU) ha portato le performance Android quasi a livello dei PC x86 per molte console di vecchia e media generazione. Inoltre,avendo un supporto nativo per i sistemi di rendering OpenGL e Vulkan (cosa che purtroppo non è ancora presente nelle immagini Linux), è la scelta migliore relativamente al l’Orange Pi5 Ultra.
Se hai un dispositivo potente come l’Orange Pi 5 Ultra, con una buona configurazione puoi ottenere prestazioni eccellenti fino a GameCube/PS2/Wii (e precedenti), e decenti anche per Nintendo 3DS. Nel nostro caso abbiamo messo alla prova la SBC con quelli che vengono considerati i migliori emulatori in circolazione: DuckStation per i giochi PS1, PPSSPP per i giochi PSP, NeatherSX per i giochi PS2 (versione con patch aggiornate di AetherSX), Lemuroid per giochi NES, SNES e GBA, Dolphin per giochi GameCube e Wii e l’ultima versione rilasciata prima della chiusura di Yuzu per i giochi Switch.
Ricordiamo che gli emulatori sono legali ma le ROMs e i BIOS necessari a farli funzionare devono essere ottenuti legalmente (dump da copie originali regolarmente acquistate). Si possono usare strumenti tipo ImgBurn, PSX2ISO o GodMode9 (per 3DS) per creare backup personali dei giochi.
Vale la pena acquistare Orange Pi 5 Ultra?
È preferibile avere un hardware più potente con un supporto software appena sufficiente oppure puntare tutto sulla versatilità e sulla compatibilità? Questa sembra essere l’eterna domanda da porsi quando si ha a che fare con le schede Orange Pi mettendole a confronto con le più popolari Raspberry Pi.
A nostro avviso dipende molto dall’utilizzo che si intende farne:
- si vuole creare un computer desktop generalista, un sistema per lo sviluppo software o per la robotica? Meglio una Raspberry Pi.
- si vuole creare un cabinet da retrogaming o un set top box multimediale per IPTV e client Plex? La potenza della Orange Pi 5 Ultra fa tutta la differenza.
Ma quanto serve per acquistare una Orange Pi 5 Ultra? Non sembra esistere un vero e proprio prezzo di listino ma nelle quasi due settimane di test che abbiamo passato in compagnia della SBC, su vari negozi di Aliexpress il prezzo si è attestato intorno ai 110 euro per la versione da 8GB di RAM e di 140 euro per quella da 16GB. Prezzi non proprio economici che si avvicinano inevitabilmente a quello dei mini PC più economici con CPU Intel x86, dotati di potenza simile ma supporto software infinitamente migliore.