Dopo aver esaminato le funzioni del Launcher out-of-the-box di Honeycomb, è il momento di spostare l’attenzione sul mondo delle applicazioni.
Continuiamo infatti il nostro viaggio nei meandri di Honeycomb affrontando il problema della retrocompatibilità delle applicazioni non studiate appositamente per funzionare su tablet. Premetto però che il 99% delle applicazioni che avevo su smartphone (Android 2.3.4) funzionano egregiamente su tablet nonostante qualche problema di layout che non ne preclude le funzionalità.
Su un tablet Wi-Fi only non potremo utilizzare applicazioni che fanno riferimento all’imei o che utilizzano il reparto telefonico. Vi sono delle limitazioni anche per i tablet Honeycomb dotati di slot sim che risultano ancora inutilizzabili come telefono vero e proprio. Rimaniamo quindi in attesa Ice Cream Sandwich che probabilmente sbloccherà questa funzionalità.
Passiamo ora all’analisi vera e propria dell’argomento all’ordine del giorno:
Le applicazioni su Honeycomb
Prima di passare ad un’analisi riguardo retrocompatibilità ed applicazioni ottimizzate, personalmente focalizzerei sulla gestione delle applicazioni installate:
Da come potete notare dallo screenshot, finalmente avremo a disposizione tutto lo spazio sul dispositivo per installare le nostre applicazioni. Finalmente non ci troveremo in partizioni risicate da 1Gb per le applicazioni ma finalmente sarà l’intera memoria del dispositivo ad essere utilizzata. (ndr nell’immagine sono riportati 9gb anche se la capienza della memoria interna del Transformer è di 16Gb; sono disponibili solo 9Gb in quanto il resto è occupato da immagini, video e dati)
Dopo questa puntualizzazione, focalizziamo ora l’attenzione sulle applicazioni. Al momento l’Android Market deficia di applicazioni ottimizzate per Honeycomb ma per fortuna la rotta sembrerebbe invertirsi in quanto di solito gli ultimi aggiornamenti delle app pre-esistenti aggiungono il supporto ad Honeycomb. Fattore tuttavia molto importante è, come dicevo nell’introduzione, la retrocompatibilità al 99% con le applicazioni programmate con API Level 10 o inferiore quindi Gingerbread, Froyo etc.
Occorre tuttavia sottolineare che la differenza di risoluzioni – 1280×800 contro 800×480 della maggior parte degli smartphone – è un fattore da prendere in considerazione. L’aspect ratio è il medesimo 16:10 ma è da prendere in considerazione la diversa densità di pixels di cui ne risentiranno i layout delle applicazioni studiate per uno schermo 800×480.
[spoiler show=”Visualizza calcoli aspect ratio”]
16:10=1,6
800:480=1,6
1280:800=1,6
[/spoiler]
Ad esempio questo sarà il layout dell’applicazione Team Viewer non ottimizzato per Honeycomb e quindi per risoluzioni maggiori:
Come potete vedere è tutta questione di “riempire gli spazi” vuoti che ovviamente vanno a crearsi su uno schermo di così grandi dimensioni, ma tuttavia l’applicazione è perfettamente funzionante.
Un esempio di applicazione ottimizzata per tablet è TweetCaster HD, celebre client twitter per piattaforma Android. Ecco lo screenshot:
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In conclusione, come potete notare, in confronto ad applicazioni non ottimizzate, vi è una gradevolezza visiva e funzionale maggiore più touch friendly.
Con l’incremento di vendite dei tablet Android e con la comparsa sul mercato di nuovi modelli, il trend delle applicazioni ottimizzate non può che essere positivo.