Nel corso degli ultimi anni OrangePi ha sfornato alcune delle più interessanti SBC presenti sul mercato sotto forma della generazione Pi 5 (chissà dove hanno preso ispirazione per il nome), con potenza elevata e connettività completa. Purtroppo non è stata molto brava a pubblicizzare bene questi suoi prodotti visto che, a livello di nome, si assomigliano tutti. Troviamo infatti la OrangePi 5 originale, la Pi 5 Pro, la Pi 5 Max e la Pi 5 Ultra. Ma quali sono le differenze e quale conviene acquistare?
Orange Pi 5
Questo è il modello base della famiglia OrangePi 5, eppure offre già una potenza notevole. Utilizza il processore Rockchip RK3588S, un SoC con CPU a 8 core (4Cortex-A76 ad alte prestazioni e 4 Cortex-A55 a basso consumo). È pensato per chi cerca alte prestazioni a un prezzo contenuto.
Uno dei limiti principali è l‘assenza di Wi‑Fi e Bluetooth integrati, quindi se ti servono, dovrai collegare un modulo esterno (ad esempio via M.2 o USB).
Per l’archiviazione, supporta schede microSD ma non SSD. Le porte video comprendono un’uscita HDMI 2.1 e una DisplayPort via USB-C,con supporto fino a 8K a 60 fps.
In sintesi, l’Orange Pi 5 è adatto a chi vuole un SBC molto performante per uso generico (desktop Linux, emulazione, media center) e può gestire qualche piccola aggiunta esterna.
OrangePi 5 Plus
Il modello Plus (qui la nostra recensione) è una versione che ricalca per filo e per segno quella base ma con la differenza nella scelta del SoC. Si passa infatti dal RockChip RK3588S al modello RK3588. Una differenza da poco che si traduce in una potenza leggermente maggiore (insieme a un consumo un po’ più elevato che può arrivare a 10W) e con una connettività più veloce.
OrangePi 5 Pro
Il Pro (qui la nostra recensione) è un’evoluzione più raffinata del modello base. A livello di processore, è lo stesso (sempre RK3588S), ma migliora significativamente la memoria, adottando la RAM LPDDR5 (più veloce e a minor consumo rispetto alla LPDDR4/4X del modello base). Inoltre, integra finalmente Wi‑Fi e Bluetooth, un dettaglio che lo rende molto più comodo se vuoi lavorare senza troppi dongle o moduli esterni.
Un’altra differenza importante è la presenza di uno slot M.2 per SSD NVMe, che ti consente di usare dischi molto più veloci rispetto a una microSD. Anche l’header GPIO è più completo, con 40 pin invece dei 26 del modello base, migliorando la compatibilità con accessori e progetti di elettronica.
L’Orange Pi 5 Pro è dunque pensato per chi vuole un’esperienza “tutto incluso”, con performance migliori sulla RAM, connettività onboard e buone opzioni di espansione, senza spendere troppo in più rispetto al modello base.
OrangePi 5 Max
Il Pi 5 Max prende la solidità del Pro e la espande ulteriormente, puntando a chi ha bisogno di maggiore connettività e prestazioni su I/O. Basato stavolta sul SoC RK3588, utilizza anche lui RAM LPDDR5 fino a 16 GB.
Dal punto di vista della potenza pura non cambia molto rispetto al Pro. Dove migliora è nella dotazione di porte: integra due uscite HDMI, ottime per chi lavora con più monitor o vuole usarlo come media player avanzato o per digital signage. Lo slot M.2 per SSD è tra i più performanti della gamma e ha Wi‑Fi e Bluetooth integrati, esattamente come il Pro.Se lavori con video, sistemi multischermo o hai bisogno di storage molto veloce, il Max è più indicato rispetto agli altri due modelli precedenti. È anche molto apprezzato per il rapporto qualità-prezzo, perché costa solo poco più del Pro ma offre una dotazione più generosa.
OrangePi 5 Ultra
L’Ultra (qui la nostra recensione) è il modello più diverso dagli altri. È pensato per usi specifici e professionali,s oprattutto nel settore multimediale.
Usa anch’esso il SoC RK3288 ma ha un focus diverso: include infatti un ingresso HDMI oltre all’uscita, quindi è l’unico modello della famiglia che può ricevere segnali video da fonti esterne (come una videocamera, una console, ecc.). Questo lo rende adatto per applicazioni come acquisizione video, streaming, o progetti AI che coinvolgono analisi video in tempo reale.
Inoltre, l’Ultra include Wi‑Fi 6E e Bluetooth 5.3, più moderni e veloci di quelli presenti negli altri modelli. Supporta poi Ethernet a 2.5 Gbps, quindi ha anche una connettività di rete molto più avanzata. Anche lo storage è ben servito, con slot M.2 e supporto a QSPI Flash e microSD.
Quindi, se hai bisogno di funzionalità di acquisizione video, alta velocità di rete e connettività moderna, l’Ultra è il più adatto, anche se ha un pubblico più di nicchia.





