Molto spesso, la maggior parte dei produttori di device con sistema operativo Android personalizza l’interfaccia utente aggiungendo funzioni che altrimenti non troviamo in Android Stock. Ma c’è un lato negativo: la personalizzazione rende molto più pesante il sistema operativo, rallentandolo con applicazioni e feature dalla dubbia utilità.
Motorola ha appena annunciato il nuovo Moto X (2014) la scorsa settimana, durante l’evento che si è tenuto a Chicago il 4 Settembre. Secondo gli amici di The Verge, Motorola avrebbe in programma di realizzare una versione del nuovo flagship con bootloader sbloccato di fabbrica e senza alcuna personalizzazione dal punto di vista software. Un Android puro, così come è stato concepito da Google.
La casa alata chiamerà il nuovo device Moto X Pure Edition, prodotto che sarà rivolto a tutti coloro che cercano un’esperienza Android stock (come sui Nexus ndr) o a chi ama cimentarsi nel modding. Gli aggiornamenti dovrebbero essere disponibili con una tempistica simile a quella dei Nexus.
Motorola Moto X Pure Edition non è la versione Google Play Edition, in quanto questa verrà venduta da Motorola e sarà no-brand.
Questa mossa di Motorola ci lascia abbastanza perplessi. Il bootloader sbloccato di fabbrica è qualcosa di utile. Però, la UI di Motorola è molto simile a quella stock di Google, con in più Controllo a mani libere e Active Display, che fanno di Moto X un prodotto equilibrato, con quelle piccole personalizzazioni che fanno la differenza nell’utilizzo quotidiano.