Ecco un video visionario sul futuro fatto dall’azienda Corning. Per chi masticasse poco i nomi dell corp. ormai grazie a quest’azienda si è definito uno standard di materiale, il Gorilla Glass.
Di seguito un video interessante che rivela quello che potrebbe essere un futuro design-driven in cui non è più importante la tecnologia ma come rappresentare le idee in maniera semplice e efficace.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6Cf7IL_eZ38&feature=mfu_in_order&list=UL[/youtube]
Ecco un desunto di quanto si vede, per ricordare che buona parte esiste ed è fattibile.
Prima di tutto la tecnologia se non diventa più piccola può essere sparsa per la casa, per cui non è necessario che sia concentrata su ogni dispositivo, e Google lo fa specialmente con i servizi come Voice search che fa mandare dal device ai loro server il problema del riconoscimento vocale. Prodotti saranno più o meno sottili e pesanti solo in base alle batterie o alimentatori che permettono di mantenere una discreta autonomia.
Nel video tutti i device funzionano con la NFC, Near Field Communication, che permette loro di essere reattivi con altri prodotti con tale supporto. Il Nexus S e tutti gli altri prodotti presentati a Barcellona sono nient’altro la versione reale che si stava aspettando.
Gli schermi trasparenti molto suggestivi in realtà funzionano! Ci hanno provato un anno fa quelli di Lenovo e due anni fa SonyEricsson con gli OLED trasparenti. La problematica all’epoca era la fragilità dello schermo ma ora con Gorilla Glass saranno fattibili.
A parte la questione tecnologica passerei ora alla parte di UXdesign più interessante.
Ogni prodotto illustrato risponde al concetto di Discoverbility, in altre parole la possibilità di rivelare le proprie funzioni senza dover impartire una vera lezione, come il minitutorial onnipresente di iOS (slideMe).
La tecnologia risponde alla funzione senza essere funzione della tecnologia: le informazioni che interessano all’utente inseguono l’utente stesso, dalla camera alla cucina, perfino in bagno e in auto.
Nel lavoro poter disporre di strumenti di condivisione più semplici permettono di concentrarsi sulle idee e non su dilemmi di “scusate non mi parte powerpoint” e similari.
Per il viaggio non sarà più necessario dover avere un’applicazione così esagerata e in piccole parti incompleta (purtroppo ogni città non riesce a accettare l’invasione di Google) per cui la città stessa ci verrà incontro per darci le strade o le indicazioni nella nostra lingua da poter scaricare sul device di turno.
Personalmente direi che oggi è già domani ma questo domani visto nel video in parte lo stiamo vivendo ma non vedo l’ora di esserci.