Negli scorsi giorni, il produttore cinese Xiaomi è incappata in alcuni presunti problemi sulla sicurezza dei dati sensibili degli utenti. Per fortuna, gli smartphone coinvolti in questo presunto problema non sono mai stati commercializzati nel nostro paese, per cui non riguarda in prima persona noi italiani.
La risposta a queste accuse di Xiaomi non si è fatta attendere molto ed infatti, qualche ora fa, attraverso il suo vice presidente Hugo Barra, ha così commentato:
Xiaomi è una società tecnologia impegnata nel fornire prodotti di alta qualità e servizi Internet facili da usare. Crediamo che sia la nostra priorità principale proteggere i dati degli utenti e la loro privacy. Noi non carichiamo o memorizziamo informazioni private nei nostri server senza l’autorizzazione degli utenti.
La risposta in realtà è formata da frasi fatte, in quanto è chiaro che le società non possono memorizzare dei dati sempre il consenso dell’utente. Invece non viene citato assolutamente il problema relativo al servizio di messaggistica, il quale era al centro delle polemiche dei giorni scorsi. Nello specifico, gli smartphone Xiaomi invierebbero informazioni degli utenti nei propri server anche senza la necessità di creazione di un account.
Nel profilo personale di Hugo Barra di Google+ è presente l’intera dichiarazione.