Premetto che è un argomento che è stato ripreso più volte ma, come dicevano i latini, repetita iuvant ossia ciò che è più volte ripetuto viene appreso meglio. Per la guida mi rifarò alla distro Ubuntu Linux, senza dubbio la distro Linux più utilizzata e più accessibile mentre per gli utenti Windows vi rimando alla guida scritta qualche tempo fa.
Rapidissima premessa riguardante ADB o Android Debug Bridge che in realtà non è altro che il mezzo che ci permette di impartire dei comandi al nostro dispositivo direttamente dal terminale, non servono conoscenze estreme di programmazione e l’unica difficoltà su sistemi Linux potrebbe essere l’abilitazione del sistema per permettere la comunicazione tra Linux e Android. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta:
Per prima cosa dobbiamo posizionarci nella directory dove abbiamo scaricato ed estratto l’SDK Android quindi diamo il comando: cd posizioneSDK/tools
La prima volta che collegherete il vostro telefono al pc (ricordatevi di abilitare la modalità Debug Usb nelle impostazioni!) potrebbe capitare che sotto Linux l’ADB non riesca a collegarsi correttamente ad un nuovo smartphone mostrando un deprimente messaggio quando viene lanciato il comando ./adb devices
:
List of devices attached
???????????? no permissions
Ciò vuol dire che non disponiamo dei permessi per poter accedere all’androide, per risolvere ciò dovremo editare un file aggiungendo l’idVendor che varia da telefono a telefono. Per conoscere il nostro id diamo il comando sudo lsusb -v | grep idVendor
ed otterrete una schermata come questa:
La voce idVendor 0x18d1 Google Inc. in questo caso si riferisce al mio Nexus One e di solito la voce Google Inc. è sostituita dal produttore del nostro smartphone Android quindi vi risulterà facile identificare il vostro telefono. Il valore che ci interessa per abilitare il nostro ADB in questo caso è 0x18d1, ovviamente voi dovrete fare riferimento al vostro.
Ora viene il bello, bisogna aggiungere questa voce all’Udev ossia il gestore dei dispositivi per il kernel linux. Il file da modificare si troverà in /etc/udev/rules/ ed il file in questione è 51-android.rules e se non trovate questo file dovrete crearlo da voi.
Diamo quindi il comando sudo gedit /etc/udev/rules/51-android.rules
ed aggiungeremo la seguente riga:
SUBSYSTEM==”usb”, SYSFS{idVendor}==”0x18d1?, MODE=”0666?
Fatto questo abbiamo terminato la procedura, diamo quindi il comando ./adb devices
e se tutto è stato fatto correttamente ma rimane il no permission non vi preoccupate! Bisognerà semplicemente riavviare il daemon dell’ADB con i privilegi di root: diamo quindi i comandi ./adb kill-server
poi sudo ./adb start-server
E successivamente diamo il comando ./adb devices
ed otterrete una schermata simile:
Bene, ora tutto è configurato e potete iniziare a divertirvi 😀