Gli esperti di BitDefender hanno scoperto che molte delle applicazioni che vanta oggi il Google Play Store sono solo la copia illegale leggermente modificata di altre. La quantità di queste applicazioni plagiate ammonterebbe a circa l’1,2% del totale.
Se vogliamo entrare più nel dettaglio, gli esperti hanno esaminato 420.646 applicazioni, poco meno di metà rispetto al totale. Sono emersi oltre 5077 APK copiati e modificati, pubblicati da 2140 sviluppatori. Per un malfattore è molto semplice scaricare i codici APK di una determinata applicazione, modificarli leggermente e ri-pubblicarla sotto un altro nome, ottenendone così dei profitti dalle pubblicità inserite all’interno.
Per l’utente finale è molto facile confondersi ed installare l’applicazione plagiata. Inoltre a volte il consumatore è invogliato a scaricare la copia, in quanto è resa gratuita rispetto all’applicazione originale che possibilmente è a pagamento. Molto spesso i problemi con queste applicazioni plagiate non sono solamente per gli sviluppatori onesti che vedono calare i propri introiti pubblicitari, ma anche per gli utenti. Infatti le copie molto spesso richiedono delle autorizzazioni più importanti (widget in home screen, spam pubblicitario nell’area notifiche). In alcuni casi queste applicazioni chiedono e ottengono dall’utente l’autorizzazione per tracciare la propria posizione, effettuare chiamate, mandare SMS, accedere a Facebook e Twitter, etc.
In tutto questo Google cerca costantemente di eliminare queste applicazioni plagiate dal Play Store, ma purtroppo lo spuntare di questo tipo di applicazione è più veloce dell’eliminazione da parte di Google. Ci verrebbe da pensare che Google potrebbe intensificare i controlli prima del caricamento di un’applicazione, per poter così risolvere sul nascere questi problemi.