Tra i vari dettagli forniti nell’evento di presentazione ufficiale del Motorola Moto X, tenutosi a New York, spicca sicuramente la scelta dell’azienda di non commercializzarlo in Europa rendendolo un’esclusiva per i soli USA senza mancare di alimentare polemiche tra gli utenti del Vecchio Continente, interessati a poter acquistare il device, e gli analisti di settore convinti che per risollevare il nome della società quella sarebbe stata una tappa necessaria e fondamentale.
Per chiarire meglio la situazione, alimentando le speranze di entrambe le parti, è intervenuto il CEO Motorola, Dennis Woodside, che ha spiegato la strategia dell’azienda statunitense illustrando quanto il Motorola Moto X faccia parte di una famiglia ben più ampia e sia il punto di partenza di qualcosa di più ampio ed importante, ovvero una catena di modelli che saranno identificati nel marchio “Moto X” da sviluppare nei prossimi mesi e commercializzare in diversi mercati, tra i quali anche l’Europa.
Parole interessanti che hanno confermato le intenzioni ambiziose di Motorola di porsi come uno dei leader del settore entro il prossimo anno, il tutto senza però perdere di vista alcuni principi e valori fondamentali come il patriottismo, sentimento aziendale che ha animato lo sviluppo del Motorola Moto X e la scelta di concepirlo, per caratteristiche e prezzi, così come lo abbiamo ammirato nell’evento ufficiale e soltanto per il mercato americano, definendolo come un “tributo” alla patria che ha dato i natali alla società ed alla stessa Google, la nuova proprietaria nonché colosso di riferimento nel campo hi-tech.
Non sono stati forniti dettagli riguardo i modelli che nei prossimi mesi dovrebbero essere diffusi in Europa, l’unico dato al momento certo è che questi ultimi saranno molto economici, almeno rispetto al modello attualmente venduto in esclusiva in America, per consentire alla società statunitense di competere adeguatamente sul mercato ed avviare una fase di marketing attua a risollevarne il marchio.