La scorsa settimana avevamo parlato del fatto che HTC avesse cancellato l’aggiornamento ad Ice Cream Sandwich per il suo Desire HD, terminale dalle specifiche tecniche molto simili al Desire S (in termini di CPU, fotocamera, ecc..) ma che aveva raggiunto il mercato sul finire del 2010.
Dopo le forti lamentele dell’utenza HTC ha ben deciso di dare una motivazione di questo cambio di rotta.
Il dito va puntato verso il sistema di partizioni della memoria interna del Desire HD che, viste le maggiori dimensioni di sistema di Android 4.0, non sono adatte e necessiterebbero un ri-partizionamento. Ciò andrebbe ovviamente a cancellare tutti i dati presenti nella memoria interna, sia file di sistema che dati dell’utente.
HTC definisce questo sacrificio qualcosa di accettabile per l’utente esperto, ma non per l’utente comune che si ritroverebbe con tutti i dati e le applicazioni perse.
Per ovviare a questo la casa taiwanese ha anche provato a ridurre le dimensioni dell’aggiornamento, ma si sarebbero raggiunte delle limitazioni funzionali che avrebbero fatto perdere qualità al prodotto. Viene spiegato inoltre come l’azienda ritenga un device aggiornabile solo se questo update porti dei miglioramenti e quindi non vada a peggiorare la User Experience.
Il breve comunicato si conclude con le scuse verso l’utenzo per il cambio di programma rispetto a dichiarazioni anteriori.
Personalmente ritengo che questa situazione vada a rispecchiare perfettamente quella che si era già vissuta con il primo Desire in occasione dell’aggiornamento a Gingerbread. In quel caso si era risolto rilasciando l’aggiornamento che avrebbe modificato le partizioni interne e che veniva esplicitatamente definito come update dedicato all’utenza esperta.
Spero che anche in questo caso il consumatore la spunti e riesca ad ottenere una soluzione simile.
Fonte: blog.Htc.com