Dopo che Google l’ha resa obbligatoria sui suoi servizi per tutti i nuovi account, anche Fitbit (ora sotto lo stesso tetto di Alphabet) ha aggiornato il proprio servizio introducendo il supporto per l’autenticazione a due fattori (2FA), anche se non l’ha resa obbligatoria.
È un po’ strano che l’azienda non offrisse già questa funzionalità di sicurezza di base, dal momento che le persone sono (comprensibilmente) protettive nei confronti di qualsiasi informazione relativa alla loro salute personale. Potremmo vedere l’influenza del nuovo proprietario di Fitbit, Google, qui.
Non sarebbe il primo grande cambiamento: oltre a supportare ufficialmente il controllo vocale dell’Assistente Google sui suoi smartwatch di fascia alta, Fitbit ha annunciato che il suo tanto amato sistema di fitness arriverà su Wear OS ad un certo punto in futuro.
Per abilitare 2FA su Fitbit, basta aprire l’app, toccare l’immagine del profilo nell’angolo in alto a sinistra, quindi toccare “Impostazioni account” e all’interno è presente l’opzione per l’autenticazione a due fattori.
Purtroppo è presente una limitazione non da poco: la 2FA dell’app Fitbit supporta solo i codici OTP inviati via SMS, ovvero l’implementazione ritenuta meno sicura di tutte.
L’inserimento di un codice univoco da un’app di autenticazione è probabilmente il sistema più conveniente da sfruttare dov’è supportato (di contro l’uso degli SMS è il meno sicuro) ma, se si vuole andare all in sulla sicurezza, l’uso di una chiave fisica è la miglior soluzione. Abbiamo realizzato una guida approfondita proprio su come configurare una chiave fisica di autenticazione con Google che trovate qui. A seguire vi consigliamo di leggere come configurare anche l’account Facebook per trarne beneficio.