
Il Samsung Galaxy Fold ha senza dubbio aperto la strada alla nuovissima categoria degli smartphone flessibili. Tuttavia, considerando che diverse unità di test fornite ai recensori hanno avuto grossi problemi al display flessibile dopo appena un paio di giorni. abbiamo fin da subito sospettato che si trattasse di uno smartphone bello ma troppo fragile. A ulteriore conferma di questa nostra teoria, vi riportiamo le prime immagini legate a un teardown.
Da questa vista, potete distinguere chiaramente le due grandi celle della batteria che alimentano il Galaxy Fold. Vediamo anche le tre fotocamere rivolte verso l’esterno impilate in direzione verticale e una delle fotocamere rivolte verso l’interno nell’angolo in alto a destra del corpo principale.
Questa immagine invece ci dà una migliore idea della scocca e di come funziona la cerniera che permette di piegarla.
Togliendo la copertura protettiva, scopriamo che la cerniera è costituita da tre sezioni montate sul fondo: fondamentalmente si tratta di riduttori che consentono l’azionamento dell’intero pezzo e di due mini-cerniere montate in alto.
I cavi a nastro abbastanza spessi attraversano le metà tra quelle parti mobili per mantenere l’intero dispositivo in funzione. Tenete presente che Samsung ha testato questo meccanismo per funzionare per oltre 200.000 volte.
Infine, vediamo le schede logiche staccarsi dal corpo per mostrare un po’ del sistema di dissipazione del calore in rame che dovrebbe mantenere il telefono freddo durante l’uso.
Insomma, il Galaxy Fold non è sicuramente lo smartphone più semplice da riparare. Ciò non tanto per la difficoltà nell’accedere alle componenti che non è elevata quanto per l’estrema fragilità del display flessibile e dei connettori.