Di recente vi abbiamo raccontato come Square Enix sia in procinto di portare i suoi titoli di maggior successo (storico) nel mondo mobile, sia Android che iOS. Oggi vi propongo una riflessione reduce delle dichiarazioni di una settimana mentre impazza il Tokyo Game Show.
Inizierei con il dire che Square Enix non è al primo titolo su Android, disponendo di due giochi molto belli dedicati appositamente per la nuova piattaforma. In questi lavori ha messo molto della propria esperienza e dei richiami alla propria storia grafica e ludica, potendo così far saggiare la qualità che da sempre la contraddistingue.
La situazione globale però vede che su Android le grandi case non siano ancora sbilanciate. Non si trovano infatti repliche di giochi esistenti per piattaforme portatili ma delle copie in alcuni casi, pensando in parte alle vaghe somiglianze di alcuni prodotti. Ringraziando chi si occupa di “copiare” siamo stati in grado di giocare a FPS, RPG e strategici come se si fosse ancora su console più in voga. Inoltre attualmente su Android circolano svariati emulatori per console d’epoca, come il recente successo di MAME4Android. Dall’altro lato nel market spopolano titoli dedicati, uno su tutti il lavoro di Rovio, che però fanno sentire lo stesso la mancanza di titoli più impegnativi.
Ma giocare alla fine si può sempre su Android e mancanze non se ne sentono (a parte il tempo da dedicarci).
Chi è che non ci crede o non ci crede abbastanza su questo futuro ludico? Proprio chi ha la piattaforma fatta in casa. Sto parlando di Sony, Nintendo e Microsoft.
Inizierei dall’ultima che con Android avrebbe poco a che fare. Nei dintorni di Redmond il mondo ludico ha preso piede dal giorno che hanno letteralmente azzeccato l’XBOX ma ora dal lato sia del proprio kinect, che non fa sfornare molti titoli, e da windows phone, che stenta a decollare, la piattaforma non propone porting di titoli da console fissa a quella mobile. Finora è tutto un pagherò, si farà e lo avrai….per la serie tutte chiacchere. In conclusione se sperate in un Fable o Halo versione tablet o smartphone fate a tempo a farvi fisicamente una campagna di D&D o una di softair piuttosto che avere tutto in digitale.
Spostandoci su chi non ha mire di sistemi operativi troviamo Nintendo, storica azienda che ha creduto per prima nel mondo ludico prêt-à-porter. All’attuale fiera giapponese ha dichiarato che non proporrà niente dei propri titoli, o titoli in esclusiva, per il mondo mobile. Le parole hanno fatto scatenare non poche reazioni a riguardo, soprattutto pensando all’attuale situazione di Nintendo stessa. In questi ultimi mesi c’è un vero calo di vendite da parte loro a causa in parte delle nuove piattaforme ma anche dal supporto che viene fatto allo store che hanno sviluppato. WiiWare e DSiWare non snoccialano numeri a causa di titoli un poco ridotti ma anche della poca interattività che propongono. 3DS store ha iniziato oltremodo male, motivato dal prezzo fuori portata e dai pochi titoli della console stessa. I numeri della piattaforma online di Nintendo continuano a far pensare di aver “sbagliato mestiere”, causato da impostazioni arcaiche e inutili, come lo scambio del codice amico. Al recente E3 Nintendo ha oltretutto perso credibilità in borsa, andando a perdere oltre il 10% in 30minuti, per la dichiarazione della nuova console WiiU, per non parlare dei commenti sparsi per la rete dell’inutilità del pennino e della tavoletta da 6″. Farebbe da dire: ma non ne azzeccano una quest’anno? Oppure: ma se in casa non riuscite a resistere perchè non andate su mobile? I platform di Nintendo idealmente su Android, come anche su iOS, potrebbero avere la morte loro, come anche i titoli del DS e DSi che si basano sul touch screen. La negazione di Nintendo continuerà a far discutere a oltranza. Per ora sappiate che non ci sono previsioni per poter giocare a Pokèmon in maniera “pulita” su Android.
Quasi in linea con Nintendo si trova Sony con la sua PlayStation che da una parte è imbattuta per prestazioni e servizi (dimenticando la disgrazia avvenuta a inizio estate per il PSN) dall’altra non si capisce bene la politica mobile. Sony Ericsson fa uscire Xperia Play certificato per giocare con lo “stile” di PlayStation, fin qui tutti felici. Poi? Sony applica un prezzaccio per un prodotto in parte superato, pari a 599 euro senza contratto, e regala solo 7 giochi, non presentando una scaletta di uscite a breve. Il dramma da parte di molti utenti che pensavano di avere un pezzo unico e molto interessante, come anche la speranza di altri di avere la piattaforma su altri dispositivi. A seguire BlackStab e Minecraft fanno ricordare che esiste lo smartphone di Sony mentre piano piano vengono annunciati PS Vita con 3G e i tablet S1 e S2. Qual’è la politica ludica? Non se ne capisce il senso e non ci sono promesse certe (una su tutte sugli update a Android nei terminali attuali). Rientra così nel titolo posto all’articolo di quelli che ci credono poco, perchè da una parte portano qualcosa e poi lo abbandonano quasi. Tanto bordello per niente ma la speranza è l’ultima a morire.
In conclusione noi su Android giochiamo anche senza di loro e grazie alle ultime release del sistema operativo abbiamo anche degli hardware molto interessanti a corredo, come le navigate CPU Snapdragon e Tegra2. Non dobbiamo intimorirci per scappare a comprare quella o quell’altra console portatile solo per colpa di dichiarazioni strane o bizzarre ma una cosa è certa: il periodo è caldo e più certo di un anno fa e molti produttori, sia di giochi che di hardware, hanno fatto la scelta che avete sotto mano.
Voi che ne pensate?