Da leader di mercato, Samsung deve affrontare non solo i concorrenti che ogni anno cercano di scavalcarla in posizione vendendo sempre più smartphone ma anche le aziende minori (solitamente cinesi) che, prendendo spunto dai propri modelli, copiano il design e l’estetica realizzando degli smartphone clone.
Stando a una nuova ricerca di AnTuTu, gli smartphone Samsung sono stati i più clonati nel 2017 (Galaxy S7 edge in prima posizione, seguito da Galaxy S7 e dal telefono a conchiglia Samsung W2016). Un dato molto interessante che però non sorprende più di tanto.
Vi sono alcune motivazioni che hanno spinto le aziende a “prendere spunto” da Samsung per i loro smartphone: è molto più facile realizzare un clone con Android per operare come uno smartphone di fascia alta.
È possibile codificare un’interfaccia utente simile a quella di iOS come una ROM di Android, ne abbiamo visti anche di impressionanti in passato, ma è un qualcosa che non regge non appena l’utente apre “App Store” o si immerge nelle Impostazioni, si possono vedere i segni rivelatori di Android. Quindi, se si vuole ingannare un numero maggiore di persone, si deve semplicemente basare il clone sul mix estetica / software che si può replicare al meglio.
Inoltre, vale la pena notare che molte persone che acquistano gli smartphone originali non installano ed eseguono il benchmark AnTuTu su di essi, mentre altri potrebbero fare tanti benchmark su un clone solo per vedere che tipo di risultati si ottengono.
Quindi, mentre queste statistiche possono darci un’idea di quali smartphone sono stati i più ricercati da parte delle aziende di clonatori, sicuramente non raccontano tutta la storia.