Pur essendo riconosciuto da molti come il miglior assistente digitale presente al momento sugli smartphone, Google Assistant è stato fino a ora abbastanza chiuso verso i servizi di terze parti. Tranne alcune aziende che hanno collaborato a stretto contatto con Google, l’assistente supporta ancora pochissimi controlli relativi ad app e servizi di terze parti. Fortunatamente gli sviluppatori di Google hanno fatto il primo passo per mettere fine a questa storia.
Ieri infatti gli sviluppatori di Google hanno rilasciato pubblicamente l’SDK di Google Assistant, consentendo a tutti gli sviluppatori di terze parti di scaricarlo e implementarlo all’interno non solo dei propri servizi e app ma anche all’interno di progetti hardware “fai-da-te”.
Google Assistant anche su progetti hardware “fai-da-te
Google ha dimostrato che l’SDK può essere utilizzato su una piattaforma come la Raspberry Pi 3 per creare dei robot o delle soluzioni domotiche in grado di accedere alla potenza di Google Assistant e controllare diversi aspetti mediante la voce, oltre ovviamente a ottenere molte delle informazioni dal web.
Sarà curioso vedere che tipo di Google Assistant sarà possibile installare mediante l’SDK pubblico, dal momento che la frammentazione all’interno dell’ecosistema Google è alta (sugli smartphone riesce a fare delle operazioni che su Google Home o Android Wear non riesce).
Amazon ha già aperto la via
Peraltro, Amazon con la sua assistente Alexa ha dimostrato che grazie all’apertura verso gli sviluppatori di terze parti, il successo di una piattaforma hardware viene da sé (si veda il successo degli speaker Amazon Echo).
E’ stata creata anche una community su Google Plus ove gli sviluppatori possono discutere dei progressi e dei sistemi di integrazione. Il video che vi mostriamo qui di seguito inoltre illustra, in maniera semplice e generale, le caratteristiche dell’SDK pubblicato relativamente all’integrazione di Google Assistant: