Come recensori dovremmo essere super partes ma ogni tanto ci prendiamo delle simpatie per dei prodotti che personalmente poi acquistiamo e quindi possediamo. Il caso del tablet di ASUS è abbastanza eclatante. Oggi ci occuperemo dell’accessorio principe che caratterizza il nome del modello in questione: la tastiera con funzione dock.
Ecco al video review.
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In breve si tratta di un componente che ospita una tastiera compatta, quindi senza tastierino numerico, un trackpad con due tasti per funzione mouse, due porte USB e un lettore di schede SD. Al suo interno è stata inserita una seconda batteria supplementare.
Al lato pratico quindi abbiamo una serie di accessori che permettono di convertire il tablet in quello che è un ibrido tra tablet e netbook, sottolineo netbook visto che come mancanza eclatante come quella categoria rimane il masterizzatore e lettore di CD/DVD. Da qui il nome del tablet che si chiama infatti Transformer ( da lontanto si sente more than meets the eyes….autobot, robots in disguise…. diciamo un nome nerd per un prodotto che di nerd ha solo la funzione).
A parte gli scherzi la trasformabilità da tablet a netbook permette di sopperire a determinate mancanze che alcuni concorrenti risolvono solo in parte con strani accessori non aggraziati. Pensate di portarvi una borsa di cavi, cavetti e prolunghine varie per sempre? Il caso di questo accessorio si va a assemblare in maniera coerene e solida con il tablet, tanto che potete sollevarli insieme anche dal lato dello stesso tablet. Il risultato estetico sembra una moleskine di bronzo, molto vittoriano e steampunk. Molto di questo è dovuto alla scelta di mettere gli stessi materiali del tablet anche sulla tastiera ore cui risulta molto godibile agli occhi.
Sulla distanza ci troviamo con un prodotto che oltre che ad aggiungere funzioni al tablet dal lato hosting e di digitazione offre una seconda batteria che non si aggiunge ma ricarica il tablet. La proprietà così descritta permette di non andare mai in deficit diretto di batteria ma di estendere l’uso a oltranza. Sul lato della ricarica del device se si adopera con la dock si scoprirà che si ricaricano insieme, circa 1% ogni 20 secondi se non si adoperano particolari servizi connessi. Ne risulta che in circa un’ora si ricarica tablet e tastiera. Direi ottimo pensando che alla fine ricarica 2 batterie anzichè una.
L’uso del tablet con tastiera come potrete in parte immaginare è come un netbook, una comoda tastiera da poter tenere sulle gambe in ogni posto improbabile a differenza dell’uso classico di un laptop, con i suoi 1313gr di peso (un netbook di prima generazione con una batteria che con kubuntu dura 4 ore circa pesa circa 989 gr – modello in esame è un Hercules e-cafè 800h20). La portabilità si completa con l’autonomia che ,il solo tablet arriva a 8 ore circa di uso medio sempre connesso in WiFi (da chiedersi come renda poi la sua versione 3g), il tablet con la dock arriva con uso medio raro arriva a 23 ore mentre in uso intenso a 16 ore, da intendersi sempre connesso WiFi.
La tastiera offre diversi comandi aggiuntivi oltre che una comoda QWERTY. Infatti sulle sue sei righe di tasti ci sono oltre che un’alfanumerica completa anche dei tasti per una digitazione classica per un word processor, come il Polaris Office installato sul tablet. Ci sono così lettere accentate e simboli, per non parlare del caps lock e tab. Inoltre le classiche frecce direzionali con in seconda funzione (le uniche presenti sulla tastiera che necessitano del tasto Fn) per avere pgSu, pgGiù, Home e Fine. Dette le funzioni che ci si aspetta su una tastiera per poter scrivere ci sono anche dei tasti che fanno ricordare una lontana parentela con i pc e con i mac. I tasti Funzione della prima riga in alto per molti versi sono più vicini alla Apple che al pc, Windows o Linux, per cui non è presente un numero ma disegnata la funzione che interroga, sempre senza diventare contestuale all’applicazione aperta. Ci sono così tasti per richiamare rapidamente il music player come anche quello per gli screenshot. Molto utile i lin diretti per browser e per i settaggi. I tasti che rendono il tablet più vicino al mondo Microsoft sono il tasto Home, come il tast Win, Ctrl e Alt gr/Alt.
Il trackpad con due tasti è molto simile a quello che una persona potrebbe aspettare: il sinistro per l’azione/selezione e il destro…non per il menu a tendina. Infatti che ci sia un tasto destro fa memoria dei pc ma la sua funzione non è il menu contestuale a tendina, che su Anroid non è presente, ma il back/indietro, già presente sulla tastiera al posto dell’esc. Il multitouch inizialmente presente prima dell’aggiornamento alla 3.2 di Honeycomb permette di scorrere pagine o schermate o in verticale o orizzontale.
L’usb host permette di collegare sia pendrive che mouse, wireless o con filo (testati mouse logitech e trust). Testato con insuccesso un hardware particolare come una tablet grafica di wacom, dimostrando che i driver vengono solo installati dagli eseguibili del produttore. Dischi esterni vanno bene sia pendrive che hard disk sia alimentati che autoalimentati.
Dette le funzioni principali ecco alcuni consigli d’uso.
- Non adoperate il tablet sotto carica con il cavo collegato alla dock, visto soprattutto il fatto che è corto ma anche per una leggera dispersione che sembra avere (nella speranza che sia limitato alla mia unità). Ma poi pensando che si tratta di un tablet che al più arriva a 16-20 ore perchè dovreste usarlo mentre è in carica? Personalmente lo tengo in carica la notte e poi viaggio senza il caricabatterie tutto il giorno.
- La prima volta che collegherete il tablet alla dock sarà durissima. Dopo circa 3 giorni diventa semplice e rapido fare l’operazione di aggancio e sgancio.
- Sulla tastiera non c’è il tasto canc ma c’è. Per la felicità di tutti è presente questa funzione e per chi adopera Mac è nota come Mauis+Backspace.
- Il trackpad può svegliare il device come il tasto per blocco/sblocco, come inoltre aprire il coperchio (come si dice per i veri pc) fa la stessa operazione.
- La tastiera della dock corrisponde a quella di ASUS installata sul tablet, per cui fate attenzione a cose selezionate quando lo scollegate o ricollegate.
- Sulla tastiera è presente un led per lo stato della carica che entra in funzione solo con il tablet inserito. Non vi è modo di capire la carica salvo che con alcuni widget presenti sul market che mostrano la carica del tablet e della dock. Una volta che la tastiera avrà finito ri ricaricare il tablet lampeggierà rosso tutto il tempo. Non allarmatevi.
- Mi sono abituato ai nuovi laptop che durante la digitazione disattivano il trackpad ma in questo caso non è presente per cui usate spesso il tasto che lo disattiva per evitare il problema, ma non lamentatevi dopo che non vi riattiva lo schermo.
In conclusione di questo lungo articolo vi direi che si tratta del killer harware, che permette di sfruttare in maniera completa e performante il tablet come tecnologia a ponte di smartphone e pc. L’autonomia l’ho ripetuta più volte ma non è il suo solo punto forte visto che la tastiera è di suo molto comda. Diciamo che ASUS gioca in casa visto che ha inventato la categoria netbook, nonostante ci abbia provato con un paio di anni d’anticipo Sony (un 11″ davvero fenomenale che ha lanciato la serie Z che disponeva anche del masterizzatore nel lontano 2003). Direi solo che il suo acerrimo nemico sarà il gemello diverso EEEpad Slider che dispone della tastiera già insieme al tablet come pezzo unico. Al momento però non è ancora sul mercato in maniera stabile e non ha lo stesso sviluppo di custom ROM. Guarderemo a questo tablet quando ci sarà.
L’accessorio dock con tastiera è disponibile sia con il tablet, portandolo al prezzo di 499€ in versione solo WiFi da 16GB, o a parte, al prezzo di 149€. Alcuni store online lo mettono a cifre diverse come è successo con Amazon e altri. Chi non ha ancora preso il tablet e non pensa di usare il 3G va bene come bundle sennò dovrete fare gli acquisti separati, anche solo per disporre della versione da 32GB WiFi only.
Attendiamo ora l’update alla 3.2 per capire cosa porta di buono.