
I problemi relativi alle batterie che hanno causato l’esplosione di oltre 40 Samsung Galaxy Note 7 ed il ritiro dal mercato di quasi tutte le unità (il 96% dei 3 milioni venduti) non devono assolutamente ripresentarsi. E’ questo in sostanza ciò che la dirigenza di Samsung ha espresso ai propri ingegneri ed a quelli delle aziende partner. Come sicuramente saprete, nelle scorse ore Samsung ha pubblicato i risultati dei report relativi alle cause che hanno provocato le esplosioni dei Galaxy Note 7. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visionare il nostro articolo dedicato.
Ciò di cui vi vogliamo parlare oggi è relativo al processo di verifica che Samsung adotterà per ogni nuovo lotto di batterie. Come potete vedere dalla seguente infografia, i processi di verifica che il colosso adotterà prima di dare il via libera all’implementazione delle batterie negli smartphone sono ben 8:
Tra i test più significativi troviamo quello che pone le celle delle batterie sotto i raggi X per verificare che la costruzione e la saldatura di ogni componente rispetti gli standard oppure quello che prevede l’abbassamento repentino e l’alzamento altrettanto repentino della temperatura per verificare la corretta operatività delle batterie.
La speranza è che questi step siano presi in considerazione non solo da Samsung ma anche da altri produttori. Ricordiamo che LG ha già fatto sapere che le proprie batterie subiscono adesso dei test molto più rigidi.