Esattamente com’è avvenuto con il sensore di impronte digitali, il servizio di pagamento in mobilità Samsung Pay sta per fare un grande passo in avanti venendo implementato nella maggior parte degli smartphone del colosso coreano del 2017. Una volta lanciato il servizio e reso disponibile solo per i top di gamma, adesso Samsung vuole valorizzarlo il più possibile allargandone drasticamente l’utilizzo.
Questa notizia dovrebbe far avanzare in prima posizione e con un vantaggio ancora più ampio Samsung Pay nei confronti della concorrenza (Android Pay e Apple Pay su tutti) per due semplici motivi:
- Samsung spedisce ogni anno circa 500 milioni di smartphone. Immaginando un numero simile per l’anno prossimo, i nuovi smartphone abilitati ad usufruire di Samsung Pay saranno tantissimi;
- Essendo compatibile sia con i POS di nuova generazione dotati di chip NFC che con i vecchi POS dotati di MST, Samsung Pay può essere utilizzato nel 90% dei negozi (a differenza della concorrenza che richiede un chip NFC).
Insomma, si profila un anno molto importante per il servizio di pagamenti di Samsung che incrementerà molto l’utilizzo. L’accoppiata di Samsung Pay e sensore di impronte digitali (raalizzati in casa) manterranno ancora Samsung in testa nel mercato dell’innovazione delle fasce di mercato più economiche.