Forse non tutti sanno che Google ha sviluppato un sistema in grado di farci interagire con gli oggetti che ci circondano attraverso il web. Questa pratica funzionalità, chiamata per l’appunto il web fisico, utilizza piccoli segnalatori Bluetooth chiamati beacon che hanno il compito di interagire con il nostro smartphone non appena entrano all’interno del range della connettività, fornendoci utili informazioni su determinate cose.
Un esempio concreto dell’utilizzo dei beacon è stato il recente CES 2016 di Las Vegas, in cui circa 1500 beacon Bluetooth sono stati distribuiti lungo l’intera area della fiera e sono stati in grado di fornire informazioni circa gli stand ed i prodotti da osservare. Su Android questa tecnologia è appena arrivata attraverso l’aggiornamento alla versione 49 di Google Chrome.
Purtroppo ancora nel quotidiano questi piccoli strumenti non si sono diffusi ma, così come tante altre cose, grazie alla tecnologia del 5G ed al settore dell’IoT prenderanno sempre più piede nelle città.
Ovviamente, oltre che per fornire utili informazioni, questa tecnologia può essere sfruttata anche per mostrarci pubblicità. Pensiamo ad esempio di essere in un centro commerciale e passare davanti alle vetrine dei negozi. Ognuno di essi potrebbe inviarci una notifica circa le proprie offerte.
Un’altra cosa strana è che mentre Google Chrome per Android ha introdotto il supporto al web fisico attraverso l’ultimo aggiornamento, Google Chrome per iOS lo ha fatto già l’anno scorso.