Uno degli aspetti su cui Google si sta concentrando nello sviluppo di Android M è l’autonomia. A lungo criticata quella degli smartphone con a bordo Android Lollipop, il colosso di Mountain View ha sviluppato un ingegnoso metodo di rispermio di energia durante lo stand-by chiamato Doze. Per maggiori informazioni tecniche, vi invitiamo a visionare il nostro articolo dedicato (Android M è ufficiale: Android Pay, lettore d’impronte e tanto altro).
Ciò di cui vogliamo parlarvi ora è un test di autonomia, effettuato su due Nexus 5, diversificati perchè uno equipaggiava Android 5.1.1 Lollipop e l’altro la preview di Android M. Nonostante si tratti ancora di un sistema operativo acerbo, certamente non privo di lag e con tutte le funzionalità non perfettamente sviluppate, la diminuzione del consumo energetico in stand-by è veramente notevole.
Come potete vedere dalle tabelle, dopo 8 ore di test il Nexus 5 aggiornato ad Android M ha consumato appena l’1,5% di batteria, contro il 4% dell’esemplare aggiornato a Lollipop. In previsione, il consumo energetico in stand-by si traduce in un risparmio significativo con Android M, calcolato in 270% rispetto a Lollipop.
A questo punto, avendo avuto anche una dimostrazione pratica del nuovo progetto Doze, non possiamo che rifare i complimenti a Google per l’impegno mosso verso questo problema.