Una società di ricerca chiamata CGS-CIMB Group ha pubblicato uno studio sul futuro degli smartphone flessibili. I dati prevedono che il fattore di forma pieghevole del telefono, inizialmente adottato dal Samsung Galaxy F, darà al mercato la spinta necessaria per riprendere un trend di crescita, ormai arrestato da un paio di anni.
CIMB si aspetta che il Samsung Galaxy F, probabilmente il primo telefono pieghevole di un importante produttore, sarà venduto per 1.800 dollari. A quel prezzo, il margine di profitto lordo di Samsung sarà del 65%, simile al margine lordo che Apple ha su iPhone XS Max (secondo CGS-CIMB) e 10 punti percentuali in meno rispetto al margine lordo sul Galaxy S9+.
L’analisi afferma inoltre che il Galaxy F avrà due batterie, una in ciascuna parte dell’alloggiamento del telefono. Combinata, la coppia raggiungerà da 5.000 mAh a 6.000 mAh. Una configurazione a doppia fotocamera (12MP + 12MP) sarà sul retro mentre anteriormente vi sarà un sensore da 8MP.
Il rapporto aggiunge che il Galaxy F avrà probabilmente un chipset Exynos 9820 sotto il cofano, tranne negli Stati Uniti e in altri mercati in cui verrà utilizzata la piattaforma mobile Snapdragon 855. Il dispositivo dovrebbe essere dotato inoltre di 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna (con possibilità di espansione), sebbene siano possibili altre varianti.
L’anno prossimo, CIMB prevede vendite di 4 milioni di smartphone pieghevoli a livello globale. Tale numero dovrebbe salire a 39 milioni di unità entro il 2022. Ciò porterà la quota di mercato di questi telefoni dall’1,3% nel 2019 al 9,2%. Entro il 2022, il rapporto dice di aspettarsi che uno smartphone flessibile possa arrivare a costare anche 1.300 dollari.