Intel ha sempre rappresentato l’azienda leader nel settore dei micro processori per computer. Lo sviluppo del settore mobile però ha preso un po’ in contropiede il colosso tanto che, da diversi mesi ormai, è uscita ufficialmente dal questo mercato. Tuttavia, le sue CPU sono ancora un concentrato di complessità e tecnologia avanzata. Stando però a quanto dichiarato dal CEO di Huawei Chengdong Yu ad una TV cinese, i processori Kirin hanno un grado di complessità nella loro architettura addirittura superiore.
Stando alle cifre fornite dal CEO, Huawei spenderebbe circa 10 miliardi di dollari l’anno in Ricerca&Sviluppo per i propri processori Kirin, rendendo il colosso cinese la terza azienda che investe di più in questo particolare settore (prime sono Intel e Microsoft).
Il Kirin 960 è al pari della concorrenza
Il processore più avanzato che fino ad ora nei laboratori di Huawei sono riusciti a creare è il Kirin 960, integrato nei nuovi Huawei P10 e Huawei P10 Plus. Pur non dando un risultato sempre preciso ed uniforme, nei benchmark relativi alla potenza computazionale il Kirin 960 è riuscito a battere i concorrenti Qualcomm Snapdragon 821 ed Apple A10.
Inoltre, grazie alle tecniche di produzione adottate (più merito della fonderia a cui si è affidata Huawei che non del proprio team), il Kirin 960 riesce a fare meglio della concorrenza anche per quanto riguarda l’efficienza energetica.
Insomma, la decisione presa diversi anni fa da Huawei di sviluppare i SoC e le CPU per i propri smartphone in casa sembra che stia finalmente pagando, soprattutto in termini finanziari, dal momento che il costo di produzione di ogni singolo Kirin è inferiore rispetto al rifornirsi da Qualcomm o Samsung.