Quando nell’Ottobre del 2016 è stato rilasciato il Play Store in versione 7.1, all’interno del codice è stata scoperta una stringa interessante contenente dei riferimenti ad un qualche tipo di certificazione. Allora non sapevamo bene che cosa essa potesse significare ma, con il rilascio del Play Store in versione 7.4.12, alcuni utenti hanno cominciato a segnalare la presenza di un certificato che attesta se lo smartphone ha installato lo Store in maniera regolare (di fabbrica).
In pratica, questo certificato serve a verificare se lo smartphone o il tablet Android in uso è stato approvato da Google per l’utilizzo dei propri servizi. Questo certificato però risulterà sempre invalidato nel caso in cui utilizzaste delle ROM custom.
Coloro che hanno segnalato la presenza di questo sistema di certificati, hanno comunicato anche che la differenza fra smartphone certificato e smartphone non certificato, dal punto di vista pratico, è nullo. Tuttavia, agli smartphone non certificati Google ricorda che:
- I dispositivi non certificati potrebbero non essere sicuri
- I dispositivi non certificati potrebbero non ricevere aggiornamenti software o delle app
- Le Google Apps nei dispositivi non certificati potrebbero non essere originali
- Le app nei dispositivi non certificati potrebbero non funzionare perfettamente
- I dati delle app nei dispositivi non certificati potrebbero non essere salvate sul cloud in maniera corretta