In questo momento la maggior parte delle interazioni che abbiamo con uno smartphone o con un tablet avviene attraverso le nostre dita ed il pannello touchscreen presente sotto il display. Gli assistenti digitali, nonostante siano ormai integrati perfettamente all’interno dei sistemi operativi, non vengono utilizzati molto.
Il loro utilizzo però continuerà a crescere nel corso del tempo e, stando ad una recente previsione, circa il 20% delle interazioni che avremo nel 2019 avverrà attraverso gli assistenti digitali. Ciò significa che 1 volta su 5 utilizzeremo Siri, Google Assistant, Cortana o Viv per ottenere informazioni o per eseguire dei comandi.
Il direttore della ricerca di Gartner, Annette Zimmermann, ha così commentato l’incremento dell’importanza degli assistenti digitali:
Il ruolo delle interazioni si intensificherà attraverso la crescente popolarità di VPA (Virtual personal assistants) tra gli utenti di smartphone e le conversazioni fatte con le macchine intelligenti… Ci aspettiamo che l’AI, il machine learning e gli VPA siano uno dei principali campi di battaglia strategici dal 2017 in poi, e rendere compatibili le app con tali assistenti sarà quasi un obbligo per ogni sviluppatore.
C’è da dire che l’utilizzo degli assistenti digitali crescerà di pari passo con il numero di utenti ed il numero di dispositivi che li supporta. Basti pensare che nel 2020 sono attesi 7 miliardi di dispositivi connessi alla rete, di cui 1,3 miliardi wearable e 5,7 miliardi IoT. La maggior parte di essi sarà sviluppata in maniera tale da non richiedere un display per le nostre interazioni.