In qualsiasi smartphone Android, nonostante l’icona grafica del segnale della rete mobile possa essere diverso, il livello di ricezione del segnale è mostrato sempre con lo stesso standard in base ai dBm di ricezione (vedi immagine sotto). Con Android P questo potrebbe cambiare, permettendo agli operatori di modificarlo.
Nessun vantaggio ma solo più confusione per gli utenti
Ciò significa che se avete uno smartphone e inserite dapprima una SIM A che, in un determinato punto vi segna con 4 tacche di potenza e successivamente la sostituite con una SIM B di un altro operatore e vi segna 3 tacche di potenza, con Android P gli operatori potrebbero poter decidere le soglie minime per ogni tacca e quindi variare quanto mostrato (SIM A ad esempio vi mostrerebbe 3 tacche mentre la SIM B 4 tacche).
Non sappiamo esattamente quale sarebbe il vantaggio che gli utenti ne ricaverebbero da questa possible personalizzazione delle soglie minime del segnale radio. Anzi, a nostro avviso vi sarebbe un po’ più di confusione nello stabilire se un determinato operatore telefonico ha una rete di grande portata in una determinata zona o meno.
In passato è stato riportato che su Android P gli operatori avrebbero addirittura avuto la possibilità di mascherare il segnale radio della rete mobile, per cui quest’indiscrezione potrebbe non essere campata in aria.
In attesa di avere maggiori informazioni, magari relative alle libertà che gli operatori potrebbero prendersi sugli smartphone non brandizzati, vi vogliamo ricordare che Google ha fuso l’azienda Nest alla propria divisione hardware, così da avere un controllo più diretto sui progetti e riuscire, almeno in teoria, a competere nel migliore dei modi con Amazon.