Da un paio di giorni sono il felice possessore di un Acer Stream, uno smartphone da poco disponibile in Italia con montato Android Eclair (la versione 2.1 per intenderci).
Gli amici di Androidblog.it avrebbero molto gradito un video sull’unboxing ma, essendo io sprovvisto di videocamera, e, soprattutto, dato che la mia voce registrata sembra quella di Paperino, abbiamo optato per una recensione scritta. Così eccomi qua a parlare del mio nuovo giocattolo elettronico.
Per prima cosa, la confezione: si sa, anche l’occhio vuole la sua parte… Il telefono è alloggiato in una scatola di cartone plasticato molto elegante e compatta, divisa in due: nella parte sopra sta il telefono, mentre sotto ci stanno gli accessori. Questi si compongono di: batteria (che non è per nulla accessoria), adattatore per MicroSD (la MicroSD è già inserita nel suo alloggiamento), cavo con uscita HDMI, auricolari con microfono per il vivavoce e gommini protettivi, cavo di collegamento USB, trasformatore (si collega al telefono col cavo dati USB), protezione trasparente per il display, custodia per il telefono (utile per quando lo si vuole trasportare), oltre naturalmente a garanzia, libretto delle istruzioni e guida per l’avvio rapido (quest’ultima inutile, a mio avviso).
Dopo 8 ore di carica (così hanno scritto sul libretto e così io mi sono attenuto, anche se l’indicatore dava la carica completa dopo circa 4 ore…), il telefono è stato acceso e testato.
Lo Stream si presenta compatto con un display amoled da 3.7″ alloggiato in una scocca 6,3×11,9×1,12 cm. Un bordo sottile permette di non sprecare spazio inutilmente intorno al monitor, garantendo la maneggevolezza insieme a un’ampia superficie per l’utilizzo del telefono. Anche il peso è contenuto, solo 126 grammi, e il baricentro è ben equilibrato, caratteristica questa fondamentale se si intende fare telefonate lunghe senza stancare eccessivamente il braccio.
Il telefono è equipaggiato con un processore Qualcomm Snapdragon 8250 da 1Ghz, con 512 Mb di RAM a disposizione. Inoltre sono presenti anche il supporto a reti wireless 802.11b/g, a bluetooth 2.1, una radio FM e un sensore GPS. La rete cellulare, ovviamente, è UMTS, anche se è possibile utilizzare il GSM quadriband e triband.
Sul retro del terminale è presente una foto/videocamera da 5 megapixel (senza flash) in grado di riprendere a 720×1280 (ecco spiegata la presenza del cavetto HDMI, utile per collegare il telefono alla televisione). Direi che la mancanza del flash viene più che ricompensata dalla qualità delle foto che è possibile scattare, anche se pare che il sensore sia leggermente virato verso il rosa (almeno a quanto ho sentito in alcuni video on line).
L’interfaccia android è personalizzata dalla casa produttrice, anche se è possibile ripristinare quella standard con pochi colpi di dita. Personalmente, preferisco quella Acer perchè, eliminando le didascalie delle icone nella schermata principale, le rende meno ingombranti; inoltre mantiene sempre in primo piano le 8 applicazioni più usate (di default registro chiamate, rubrica, messaggi, calendario, Market, Maps, Facebook e il browser) mentre fa scorrere le altre in una serie di slides attivabili tramite un pratico pulsante.
In fase di standby il telefono apre la schermata Widget (di default sono presenti l’orologio e le previsioni meteo, sincronizzate con Accuweather, una garanzia di affidabilità), che applica il blocco dello schermo: la si solleva come se fosse un foglio di carta e il telefono torna operativo.
Che altro dire? Che è un’ottima alternativa al Samsung Galaxy S!