Solitamente, Google quando presenta una nuova versione del proprio sistema operativo, in questo caso Android L, ama sempre avere un “progetto” in cui raccogliere tutti i punti di debolezza, così da ovviare. Il problema da risolvere in questione si chiama “progetto Volta”
In Jelly Bean vi era stato il “Project Butter” e ci si era sforzati per rendere le animazioni dell’interfaccia utente Android girabili a 60fps. In Android KitKat il progetto invece era quello di far girare in maniera fluida il sistema operativo su soli 512 GB di RAM. In Android L si chiama “Project Volta” e l’obiettivo è quello di aumentare la durata della batteria dei dispositivi. Il progetto, come quelli precedenti, è molto impegnativo e va a toccare diverse parti del sistema operativo.
Google, dopo aver effettuato alcuni test, ha scoperto che ci sono delle funzioni che vanno a consumare più batteria, come per esempio il risveglio del dispositivo. Per ridurre questo calo di batteria, Android L usa una nuova API “JobScheduler”, la quale fa pulizia di tutte quelle applicazioni meno importanti. Inoltre gli sviluppatori possono richiedere questa funzione di pulizia per le proprie app. Infine il sistema operativo non andrà a risvegliare il dispositivo per un problema di rete.
Il Progetto Volta in Android L: per migliorare la durata
Google ha anche creato un “inseguitore” di batteria migliore, chiamato “Battery Historian”. Questo strumento ha aggiunto tante novità e funzionalità; ha permesso anche alla società di visualizzare tutti i dati di cui ha bisogno in un grafico. Queste analisi sono riuscite a dare a Google tutte le informazioni e un quadro migliore di quello che stava analizzando e ciò ha permesso di andare a modificare tutte le funzioni per migliorare ulteriormente la durata della batteria.
C’è stato il passaggio da Dalvik a ART, una macchina più veloce, in grado di raccogliere tutte le applicazioni e seguirle dal momento in cui esse partono. ART, generalmente, è più veloce ed efficiente di Dalvik, questo si traduce in un minor tempo speso per il processo e meno consumo di energia.
Detto tutto ciò sembrerebbe che il “progetto Volta” sia un ottimo lavoro effettuato, ma tutte queste migliorie funzionano sul serio? Questo è stato visto facendo alcuni test sulla revisione della batteria. Questi test hanno dato come risultato il 36% di durata in più, traducendosi in una durata media in più di circa due ore. I test sono stati effettuati su un Nexus 5 e ha mostrato a che livelli Android L possa arrivare.
Oltre a tutto il lavoro fatto da Google, in Android L, vi è anche un risparmio di energia, che abbassa le prestazioni del dispositivo e la luminosità; ma tale funzione non è stata attivata durante la fase di test proprio per vedere fino a che punto il nuovo sistema operativo si sarebbe spinto.
Ricordiamo comunque che questa versione di Android L è solamente una developer preview e che quindi bisogna ancora lavorarci per migliorare ulteriormente il sistema. Ad ogni modo, Google ha dato dimostrazione di aver già fatto un grandissimo lavoro.