
L’annuncio del nuovo top di gamma LG G3 ha segnato un passaggio significativo tra l’adozione di un pannello Full HD e l’adozione di uno con risoluzione QHD. Altra novità è l’utilizzo del laser come sistema di messa a fuoco. Se da un punto di vista funzionale le migliorie sono tante, dal punto di vista estetico lo sono altrettanto.
Partendo dalla back cover removibile e finendo alla speciale curvatura dei bordi che rende maneggevole LG G3, la nostra domanda è: la solidità strutturale ne ha risentito? Nel caso di risposta affermativa, quanto difficile sarebbe aprirlo e cercare di riparare il danno che eventualmente sarebbe avvenuto?
A quest’ultima domanda rispondono i colleghi di UBreakIFix che, così come avviene oramai per ogni top di gamma, hanno deciso di smontare completamente un esemplare di LG G3 per verificarne l’effettivo grado di riparabilità. Per quanto riguarda l’apertura, non è stato segnalato alcun problema di sorta. Tale apertura ha richiesto solamente lo svitamento di 14 viti.
Per quanto riguarda le singole componenti interne, esse sono disposte tutte su un’unica larga scheda, invece di LG G2 in cui avevamo schede multiple. Per concludere, LG ha fatto un ottimo lavoro non solo dal punto di vista esterno, ovvero nell’estetica, ma anche dal punto di vista interno, grazie ad un’ingegnerizzazione dei componenti davvero molto buona.
Per maggiori informazioni riguardo il disassemblamento di LG G3, vi invitiamo a visionare la pagina dedicata di UBreakIFix.