Io (Andrea Venditti) e Nicola Sguera di AndroidLab.it abbiamo avuto l’occasione di partecipare ad un interessante briefing dedicato esclusivamente ai blogger italiani e guidato da Daniele De Grandis, una delle personalità più importanti del brand HTC in Italia e country manager italiano dell’azienda. Volevamo quindi condividere con voi interessanti spunti sorti durante l’incontro guidato dal manager HTC che hanno chiarito le posizioni prese del brand taiwanese e come sarà indirizzati gli sforzi futuri riguardanti lo sviluppo dell’azienda.
Prima di tutto occorre fare una piccola premessa sull’attiva partecipazione del brand al Mobile World Congress, ossia che HTC ha presentato ben 5 nuovi smartphone(ChaCha, Salsa, Incredible S, Desire S e Wildfire S)ed un tablet (Flyer) oltretutto è stata insignita del prestigioso riconoscimento di Produttore dell’anno 2011 che ne fanno uno dei brand di maggiore successo nel panorama della telefonia mondiale.
Dopo questa breve premessa entriamo nel vivo del briefing con un rapido percorrimento della storia di HTC da parte di De Grandis che ci ha illustrato come HTC sia stata in grado in pochi anni di evolversi e di diventare uno dei colossi mondiali della telefonia. Ciò che è alla base del successo, afferma De Grandis, è soprattutto l’estrema attenzione al fattore “user experience” su cui HTC concentra tutte le sue forze. Per user experience intendiamo come l’utente interagisce con il dispositivo e la facilità nell’eseguire le azioni per raggiungere il suo scopo. Questo è infatti il concetto cardine dell’intero incontro svoltosi nello stand HTC e l’user experience è interpretata da HTC con la realizzazione e l’adozione dell’interfaccia Sense che caratterizza ogni nuovo prodotto del brand taiwanese.
In relazione quindi all’obbiettivo di HTC di garantire esperienza utente unica tramite la sua interfaccia personalizzata, il concetto di tecnologia differisce dal concetto di innovazione. Per tecnologia intendiamo il progresso della tecnica che in campo hardware ha rivelato i nuovissimi processori dual-core; mentre per innovazione il concetto si discosta fortemente dal mero avanzamento tecnologico e va più verso l’effettiva utilizzazione di queste tecnologie.
Verrebbe da citare infatti lo spot della Pirelli: “La potenza è nulla senza controllo” che rafforza il significato di quanto scritto pocanzi. L’innovazione non è il “copiare” il fattore di forma, bensì per HTC l’innovazione è mettere l’utente al centro dell’universo, si tende ad offrire un’esperienza olistica, che renda l’utilizzo degli smartphone più semplice e naturale.
Ulteriormente è possibile collegare anche la scelta di non seguire la moda del momento del processore all’ultimo grido (dual-core) ma di assicurare invece un’esperienza utente differente che punti più alla qualità di ciò che è in grado di offrirci il software più che alla quantità di mhz che ci offre l’hardware.
Ovviamente non ci riferiamo processori da 200mhz, il tutto dev’essere attualizzato e reso conforme con lo standard hardware sempre più elevato sui nostri smartphone. La partnership con Qualcomm ha reso possibile ad HTC l’adozione dei nuovi processori Qualcomm mono-core da 1,5Ghz (nel caso del Flyer) e contemporaneamente al MWC, Qualcomm ha annunciato i nuovissimi chipset Snapdragon quad-core da 2,5Ghz che saranno disponibili sui prodotti HTC nel corso del prossimo anno.
Il futuro di HTC verterà sicuramente sull’innovazione con la massima attenzione all’esperienza utente ed al customer care. E noi tutti già pensiamo al MWC 2012!
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