
LG G2 è stato il primo telefono della compagnia coreana a spostare i pulsanti del volume dal fianco alla parte posteriore dello smartphone. Questa soluzione all’inizio ha fatto storcere il naso a molti, ma col tempo si è dimostrata comoda ed efficace. La scoperta di un brevetto, depositato da LG un anno fà, dimostra che la compagnia in futuro continuerà ad adottare questa soluzione e la migliorerà sempre più. Vediamo come.
Il concetto è semplice: a seconda del tipo di app in esecuzione sullo smartphone, le funzioni del tasto di comando posto sul retro si adatteranno al contesto. Parliamo di tasto al singolare, perché in futuro troveremo un unico backsinde control button. La soluzione brevettata da LG vuole ridurre al minimo il numero di controlli fisici presenti su uno smartphone.
Facciamo qualche esempio pratico per capire come potrà essere utilizzato questo tasto. La superficie capacitiva del backside control button potrà essere utilizzata, ad esempio, per effettuare lo scrolling di una pagina web nel browser oppure alzare il volume durante una riproduzione musicale o video. Sempre all’interno del brevetto depositato si parla di un possibile uso come home button, o ancora come pulsante di sblocco su cui effettuare uno swipe.
Le possibilità di utilizzo non finiscono ancora qui. Come potete vedere nell’immagine sottostante il tasto sul retro potrebbe anche essere utilizzato per accettare o rifiutare chiamate o ancora per convertire un’immagine da 2D a 3D.
Difficile ipotizzare quando potremo toccare con mano quello che LG definisce Multifunctional Backside Button, ma una cosa è certa: la compagnia procederà nella direzione tracciata dal suo smartphone G2.
Per maggiori informazioni sul più recente top di gamma di LG vi invitiamo a leggere la nostra recensione del G2.