
Vi abbiamo già parlato, tempo fa, della suite Samsung Knox e vi abbiamo anche proposto una dettagliata guida per rimuoverla, ma oggi, invece, vogliamo parlarvi della presenza di alcune gravi falle di vulnerabilità scoperte nel sistema di sicurezza realizzato dall’azienda sudcoreana.
Evidenziamo fin da subito che la notizia non è stata confermata ufficialmente, ma pare che Samsung Knox sia vittima di importanti bug di sicurezza, nella fattispecie il problema riguarderebbe i dispositivi animati dal sistema operativo del robottino verde nella versione Android 4.3 Jelly Bean.
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Samsung Knox e Android 4.3 Jelly Bean: la grave falla di sicurezza
Alcuni ricercatori israeliani della Ben Gurion University of The Negev, pare che abbiano scoperto una pericolosa vulnerabilità, all’interno del sistema di sicurezza Samsung Knox, che metterebbe in serio pericolo i dati sensibili dell’utente.
Lo studio svolto da tali ricercatori sembra aver portato al risultato che su alcuni smartphone dotati della suite Samsung Knox e dell’aggiornamento alla versione di Android 4.3 Jelly Bean, sia possibile l’accesso da parte di terzi nella casella email, mettendo quindi a rischio i dati sensibili del malcapitato, ma anche di coloro che hanno interagito con esso.
L’intromissione da parte di terzi potrebbe avvenire anche tramite una semplice mod che, sfruttando una falla presente nella suite di Samsung, avrebbe libero accesso ai permessi delle applicazioni e, in questo modo, venire a contatto con la casella di posta elettronica della vittima.
I dispositivi maggiormente a rischio di questa grave falla di sicurezza sarebbero, quindi, tutti i terminali della famiglia Galaxy dotati del sistema operativo Android 4.3 Jelly Bean e della suite di sicurezza Samsung KNOX, nella fattispecie il Galaxy S4, Galaxy Note 3 ed Galaxy Note 2.
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In breve vi ricordiamo che Samsung Knox funziona semplicemente integrandosi al framework di Android ed all’hardware del dispositivo, in modo tale da creare una sorta di vero e proprio alter ego del nostro terminale, ovvero un ambiente del tutto sicuro per i nostri dati sensibili – o almeno così dovrebbe essere, ndr – nel quale tutte le applicazioni eseguite all’interno di questo non condividono tali dati con gli altri ambienti.
A riguardo del problema messo in evidenza in queste ultime ore, però, non sono stati rivelati ulteriori dettagli, ma speriamo vivamente di ricevere chiarimenti, delucidazioni e rassicurazioni ufficiali da Samsung, anche perché, qualora tutto quanto corrispondesse a realtà, i dispositivi più a rischio sarebbero anche gli attuali smartphone e phablet top di gamma, nonché i più venduti dell’azienda sudcoreana.