Molto spesso quando un utente compra per la prima volta uno smartphone o un tablet Android e si mette alla ricerca di aggiornamenti firmware in rete si trova a che fare con sigle come root, busybox, scripts, custom rom o cooked rom e tante altre. Se non avete la minima idea di cosa siano queste cose prima di installare l’applicazione che stiamo per recensire vi suggeriamo di dare prima un’occhiata alle nostre guide: Guide | Androidblog.it Perché questa premessa?
Perchè con Android Tweaker 2 è veramente facile andare a modificare parametri vitali del nostro dispositivo Android (come i file contenutni nella cartella init.d )e quindi è necessario sapere dove si va a “mettere le mani”.
Quando apriamo per la prima volta Android Tweaker 2 vediamo la schermata della foto 1 che ci avvisa sullo status di Root, Busybox e Mount. Il dispositivo utilizzato in questa recensione è un Galaxy Nexus moddato sul quale è stata installata la Cyanogenmod 11 e quindi il device è pronto alle operazioni di modding più estreme. Visto che Android Tweaker 2 non ha dato alcun problema di instabilità con questa custom rom, possiamo confermare che l’applicazione è compatibile con Android 4.4.1 Kitkat.
Cosa possiamo fare con Android Tweaker 2? Tantissime cose, a partire da alcune modifiche ai parametri di sistema per migliorare le prestazioni del device, l’autonomia, la resa multimediale e la potenza del segnale 3G/Wifi.
Possiamo poi fare pulizia nel device andando a cancellare la cache o a rimuovere le applicazioni di sistema, possiamo andare a modificare la cartella Init.d applicando alcuni script che verranno eseguiti all’avvio del dispositivo.
Tappando sulle varie opzioni viene fornita una descrizione della funzione svolta da ogni tweak. Alcune operazioni sono assolutamente sicure come la pulizia della memoria cache, altre lasciano alquanto dubbiosi come la possibilità di bloccare il multitouch, opzione che sinceramente peggiorerà sicuramente l’esperienza d’uso anche se secondo l’applicazione garantirà un miglioramento dei consumi.
Android Tweaker 2 offre tante funzionalità avanzate per gli smartphone moddati. Tuttavia, nessuna operazione sarà eseguibile in assenza di permessi di root perché al primo avvio l’app richiederà i permessi e dovrete concederli tramite SuperSU o Superuser.
Con Android Tweaker 2 posso causare danni permanenti al dispositivo? Non è possibile dare una risposta secca a questa domanda, in quanto tutto dipenderà dall’esperienza dell’utente nell’andare a risolvere eventuali problemi tramite recovery mode, nandroid backup e comandi da terminale Linux (o prompt dei comandi Microsoft) riguardanti adb e fastboot.
I tweak in realtà non dovrebbero dare problemi, ma alcune funzionalità non sono compatibili con tutti i dispositivi. Tenetene conto di questo e in ogni caso prima di andare a testare le varie personalizzazione, fate prima un nandroid backup in modo da poter rimediare facilmente ad un tweak non riuscito!
Se volete scaricare l’applicazione Android Tweaker 2 potete farlo direttamente da qui: