
4K Ultra HD potrebbe sembrarci un’altra parola d’ordine, una nuova trovata di strategia di marketing, ma invece non è così, non è solo un gergo pubblicitario senza senso intorno al quale creare conferenze stampa. 4K Ultra HD, insomma, ha il suo perché d’esistere e ve lo spieghiamo subito.Si tratta della nuova frontiera tecnologica della definizione video successiva al Full HD a 1080p, che promette di rivoluzionare il modo in cui facciamo esperienza TV, guardiamo film, video giochiamo e usufruiamo di contenuti multimediali video in genere, offrendo un livello di dettaglio con precedenti mai visti fino ad oggi.
Senza ombra di dubbio il video 4K Ultra HD è il futuro. Ma di cosa si tratta esattamente? Ed i costi necessari, valgono o superano i benefici? Insomma: il gioco vale la candela?Prima di addentrarci a scoprire meglio la tecnologia che sta dietro il 4K Ultra HD, in primo luogo dobbiamo capire perché le aziende dell’ambito video – dai televisori, alle fotocamere, ai videogiochi, finanche alla telefonia mobile – sono così eccitate ed interessate a questa nuova tecnologia. La risposta a questo quesito è ben che pronta e, in realtà, tutto si riduce alle dinamiche del mercato.
Evoluzione ed innovazione: l’importante è distinguersi.
E’ chiaro che i tempi sono cambiati e, sopratutto in ambito tecnologico, continuano ad evolversi sempre più celermente. Nell’ambito degli smartphone, ad esempio, l’avvento di sistemi operativi come iOS per iPhone e Android hanno certamente trasformato il modo di intendere la telefonia mobile e, azzerderei anche a dire, lo stile e le abitudini di vita delle persone.
Inoltre anche tecnologie come il touch screen, o componenti e supporti quali accelerometri e sensori di prossimità sono diventati onnipresenti in ogni smartphone, così da permetterne la fruibilità ad ogni tipologia di utente, con prodotti entry level, o top di gamma, che si adattano alle tasche ed alle esigenze di ogni individuo.
In questo modo anche le strategie aziendali per attirare l’attenzione dell’utente sono cambiate, laddove è facile capire che per far ciò il proporre prodotti che si distinguono è fondamentale e la parola innovazione sta adesso alla base di molte filosofie aziendali, motivato dalla ben comprensibile convinzione che offrire funzioni e caratteristiche peculiari uniche è uno dei modi più efficaci per conquistare potenziali acquirenti.
Nell’ambito degli smartphone, ad esempio, ci possiamo accorgere di questo in prodotti quali quelli dell’azienda taiwanese HTC che ci offre fotocamere con tecnologia UltraPixel ed è leader del settore con i suoi altoparlanti BoomSound; oppure della sudcoreana Samsung che, dal canto suo, ci offre prodotti dotati di una miriade di sensori, come nel Samsung Galaxy S4, perfettamente accompagnati da applicazioni dedicate.
Oppure, giusto per fare qualche altro esempio, la fotocamera posteriore del Nokia Lumia 1020, con i suoi 41 megapixel e, proprio nelle ultime settimane, la capacità del nuovo phablet, il Samsung Galaxy Note 3, che ci permette di catturare video con qualità 4K Ultra HD. Indubbiamente alcune di queste caratteristiche peculiari sono più utili di altri, tanto che alcuni utenti potrebbero considerarle del tutto inutili, ma non è questo che conta: l’importante è distinguersi.
In tutto questo, negli ultimi anni, ci accorgiamo come la risoluzione video continua a ricevere particolari attenzioni, tant’é che le aziende, di anno in anno, progettano, producono e offrono display sempre più grandi e ad alta definizione. Ma la tecnologia HD, per quanta sia stata migliorata in tutti i modi possibili ed immaginabili, non è più un qualcosa di nuovo.
L’HD è oramai qualcosa di troppo familiare e non è più fulcro motivazionale che spinge l’acquirente a sborsare importanti cifre per l’acquisto di uno smartphone. Ecco perché le aziende di dispositivi mobili, sempre in cerca di investire in tendenze future, hanno iniziato a sostenere un nuovo formato che porta con sé un sacco di promesse. Ecco la risposta al primo perché del 4K Ultra HD.
Correva l’anno…
Certamente ricordiamo tutti l’avvento dei primi televisori o monitor LCD con risoluzione in HD. All’inizio, per molti occhi, sembravano qualcosa di bizzarro, qualcosa di insolitamente sbilenco e con un orientamento e delle proporzioni inadatte alla programmazione televisiva, tant’é che molti acquirenti erano del tutto scettici sull’acquisto di una TV o monitor LCD HD, rimandendo affezionati per un po’ di tempo all’ingombrante televisore con tubo catodico o monitor CRT.
Ma è bastato poco tempo, qualche miglioria alla tecnologia che – quando fu… – era ancora neonata e, così, dopo pochi minuti di guardare un televisore LCD o un monitor con definizione in HD ci siamo, praticamente un po’ tutti, trovati a gettare dalle finestre il nostro vecchio tubo catodico o CRT per far spazio, all’interno delle nostre case – salotti, camere da lette, studi e così via dicendo – all’innovazione. Correva l’anno 2003 e l’innovazione prendeva il nome di: LCD HD.
E se al tempo era un’innovazione, oggi i video Full HD 1080p sono onnipresenti. Secondo uno studio effettuato da parte del Gruppi di Ricerca Leichtman quasi il 75 per cento dei televisori delle famiglie americane, nonché dei monitor per computer, sono in HD. Dal punto di vista tecnico questo è un trend evolutivo certamente incoraggiante, ma le aziende produttrici di monitor e display vedono le cose da un punto di vista diverso.
Secondo i loro occhi, la familiarità, ovvero qualcosa di routinario, genera sbadigli, noia e disinteresse e questo, a lungo andare, si traduce in calo delle vendite. E in effetti non è un pensiero così difficile da comprendere, anzi è piuttosto logico. Basta chiedersi: se già possediamo un televisore o un monitor per computer Full HD perché dobbiamo acquistarne uno nuovo se ci offre, per lo più, le stesse caratteristiche, qualità e funzionalità?
A sinistra il nuovo display 4K Ultra HD di Ortus Technology, a destra un esempio di applicazione come monitor professionale.
Così, nel tentativo di stimolare l’attenzione dei consumatori, come a proporre qualcosa di magico e quindi con l’intento di aumentare le vendite, le aziende produttrici di televisioni, monitor per computer e smartphone si stanno attrezzando e affrettando a produrre in serie prodotti video con una risoluzione senza precedenti. L’obiettivo più importante da raggiungere è quindi il poter offrire al più presto prodotti video con tecnologia 4K Ultra HD, che offre una risoluzione minima di 3840 x 2160 pixel.
Quasi tutti i maggiori produttori di TV hanno già rilasciato almeno un modello di televisore 4K Ultra HD e la sudcoreana LG ha recentemente realizzato un display mobile da 5,5 pollici con risoluzione pari a 2560 x 1440 pixel che, seppur non è considerabile un 4K Ultra HD, come qualità gli si avvicina moltissimo. straordinariamente vicino. Inoltre, un’altra azienda Giapponese, la Ortus Tecnology, ha creato un display da 9.6 pollici con risoluzione 4k Ultra HD.
4K Ultra HD: pro e contro.
E se ancora ci stessimo chiedendo il perché del 4K Ultra HD? Beh, la risoluzione video 4K Ultra HD è effettivamente quasi il quadruplo dell’attuale Full HD 1080p, cosa certamente importantissima da proporre in termini di strategie di marketing, ma prima di poter puntare alla distribuzione di prodotti con tale tecnologia, innanzitutto bisognerebbe sensibilizzare l’attenzione dei consumatori.
Questione ancora più importante, inoltre, sarebbe quella di ampliare le emittenti televisive che adottano come standard di trasmissione il 4K Ultra HD (alcune emittenti Giapponesi l’hanno già adottato) nonché rendere più diffuso l’uso di fotocamere e videocamere con tale tecnologia, cosicché da poter catturare filmati – e quindi realizzare film – che poi potremo vedere, apprezzandone appieno la qualità, negli schermi compatibili.
Ma se da un lato lo standard 4K Ultra HD garantisce eccezionali contenuti facilmente realizzabili, dall’altro lato c’è una non irrilevante carenza di hardware per produrre prodotti affinché questi contenuti siano effettivamente visualizzabili. Tale questione riguarda senza dubbio anche il settore degli smartphone in quanto resta ancora da vedere se i processori utilizzati nell’ambito della telefonia mobile sono abbastanza potenti da garantire una riproduzione fluida e gradevole di video 4K Ultra HD, piuttosto che riprodurre video a scatti.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, basta guardare il video di esempio posto qui sotto, ricordandoci che se impostiamo la qualità originale, per visualizzarla senza problemi questa richiede un computer molto potente. Ad esempio, se stessimo utilizzando un computer con un processore meno potente di un Intel Core i3, è molto probabile che il nostro terminale farebbe fatica a riprodurre il video.
Il principale vantaggio di poter catturare video con qualità 4K Ultra HD è che saremo in grado di creare filmati incredibilmente dettagliati che offrono, quindi, una qualità video di gran lunga migliore dell’attuale Full HD. Un video 4K Ultra HD è un video che viene catturato con una risoluzione pari a 3840 x 2160 pixel contro i 1920 x 1080 pixel di un video catturato con qualità Full HD 1080p. Sostanzialmente stiamo parlando di oltre 8 milioni di pixel di un video 4K Ultra HD contro 2 milioni di un video Full HDcon 1080p. Sì, stiamo parlando di una differenza enorme.
Lo standard 4K Ultra HD, inolte, è un importantissimo vantaggio per gli esperti in editing video, proprio per merito della dell’altissima risoluzione, ricordando, ancora una volta, che offre quattro volte la risoluzione del Full HD 1080p. Ciò significa che in un eventuale ritaglio di un video non si avrebbe alcuna significativa perdita di risoluzione, in quanto nonostante un notevole ridimensionamento del video acquisito, quest’ultimo potrebbe ancora qualificarsi come HD.
Tra gli smartphone capaci di catturare video con qualità 4K Ultra HD oggi abbiamo a disposizione il Samsung Galaxy Note 3 che è dotato di una fotocamera posteriore da 13 megapixel BSI. Il terminale in questione riesce a catturare filmati con una risoluzione pari a 3840 × 2160 pixel, ovvero 4K Ultra HD, con un frame rate variabile di 26-35fps nonché un bit rate di circa 48-50Mbps.
Un video della durata di cinque minuti, catturato con un Samsung Galaxy Note 3 e con qualità 4K Ultra HD, produce un file di ben 1,5 GB, direi di dimensione considerevoli e, anche questo, non è un problema da sottovalutare. Ovviamente possiamo impostare una qualità video minore quando non lo riteniamo necessario, ma qualora volessimo cattura un particolare momento emozionante, possedendo un Samsung Galaxy Note 3, avremo a portata di mano la possibilità di farlo con una qualità video degna dell’occasione.
Indubbiamente i contenuti catturati e visualizzati con qualità 4K Ultra HD ci regalano un’esperienza visiva davvero emozionante e possiamo capirlo solo se abbiamo mai assistito in prima persona alla visione di uno di essi su un display in grado di supportare tale qualità. Per intanto, supponendo che non sia così facile poterne usufruire al momento, basta che immaginiamo che che si tratta di un ordine di grandezza quattro volte maggiore del Full HD 1080p, quindi, per descriverlo in una sola parola direi: incredibile.
La qualità 4K Ultra HD consente anche di zoomare senza apparente perdita di qualità, un po’ come succede con la fotocamera del Nokia Lumia 1020 da 41 megapixel per le foto, solo che – e scusate se è poco, ndr – in questo caso stiamo parlando di il video. Naturalmente, un PC, o un potente dispositivo mobile, nonché un software all’altezza, sono caratteristiche fondamentali per poter per gestire filmati in 4K Ultra HD.
Se consideriamo, però, l’attuale trend dei prezzi verso il basso di quasi tutti i produttori di elettronica di consumo, è probabile che un aggiornamento alla tecnologia 4K Ultra HD per dispositivi Android non sarebbe una proposta oltraggiosa, rendendosi fruibile ad un’importante percentuale di utenza interessata ad acquistare un nuovo smartphone animato dal sistema operativo del robottino verde.
Avere immagini video decisamente più dettagliate dovrebbe essere il principale beneficio dello standard 4K Ultra HD, ma come ogni nuova tecnologia cosa ha i suoi pro ed i suoi contro e, allo stesso tempo, ha un prezzo. Innanzitutto la registrazione di video con qualità 4K Ultra HD consumerà notevolmente la durata della batteria del nostro dispositivo e produrrà file di importanti dimensioni.
Quindi, in poche parole, allo stato attuale delle cose, il tutto si traduce in minore autonomia della batteria e minore memoria disponibile. Inoltre richiederà maggiore potenza. Qualcomm, è la prima azienda a produrre un processore, nella fattispecie lo Snapdragon 800, che garantisce le performance necessarie per catturare filmati 4K Ultra HD, nonostante non siamo ancora in gradi di dare dati certi a riguardo del grado di compressione e del bit rate utilizzato.
In ogni caso non è irragionevole supporre che la qualità delle immagini non sarà mai alla pari come quella che possono produrre videocamere come le RED EPIC. Proprio come le fotocamere degli smartphone non potranno mai sostituire le reflex digitali, anche per i video vale lo stesso discorso. Non aspettiamo, insomma, di vedere lungometraggi hollywoodiani girati con un Samsung Galaxy Note 3.
Inoltre un’ulteriore ricerca dimostra che un filmato catturato con qualità 4K Ultra HD attraverso un Samsung Galaxy Note 3, che ricordiamo è dotato di un processore Snapdragon 800 da 2,3 GHz, ci offre video con un bit rate di circa 50 Mbps, di dimensioni notevolmente più grandi rispetto che un video girato con una risoluzione Full HD 1080p, risoluzione video che caratterizza la media degli smartphone oggi sul mercato.
Conclusioni.
Non c’è dubbio, comunque, che lo standard 4K Ultra HD è il futuro. Il 4K Ultra HD sia in registrazione che in riproduzione, ci offre contenuti che hanno la capacità di ridefinire la nostra esperienza multimediale, fermo restando che, forse, ad oggi le tecnologie hardware non sono pronte per garantire tale esperienza nel migliore dei modi e che quindi, ancora per qualche anno, l’adozione del tradizionale Full HD avrà la meglio.
Inoltre, per adesso, i pochi display 4K Ultra HD che iniziano pian piano ad arrivare sul mercato hanno prezzi decisamente elevati e per una scelta di massa da parte dei consumatori e quindi un ampliamento di questa tecnologia bisognerà aspettare anche ad un ribasso dei costi attuali.
Nel frattempo, nel corso dei prossimi trimestri, probabilmente vedremo videocamere 4K Ultra HD a prezzi più a ragionevoli, nonché smartphone con questa caratteristica che inizieranno ad essere lanciati sul mercato. Come per tutte le innovazioni appena lanciate è solo una questione di tempo e, così come è stato per il Full HD, questo vale anche per il 4K Ultra HD.
Per concludere lasciamo la parola a voi lettori. Che ne dite? State pensando di comprare un televisore o uno smartphone con standard di qualità 4K Ultra HD? Pensate che la risoluzione video 4K Ultra HD è eccessiva e/o inutile?
Vi lasciamo con un’ultima considerazione, quanto meno sulla velocità dell’evoluzione tecnologica, considerando che, nel frattempo che noi parliamo di 4K Ultra HD, l’industria dell’elettronica di consumo si sta preparando sia per questa nuova tecnologia, ma ha anche piani per standard di qualità ancora maggiori, quali 8K e oltre. Siamo in attesa di leggere i vostri commenti in basso.