
Motorola Moto X continua a far parlare di sè, stavolta non tanto per eventuali specifiche hardware oppure per software dei quali non si era tenuto conto, bensì per i costi di produzione. Questi ultimi sono finiti al centro dell’interesse generale a causa dei costi di vendita che il nuovo device dell’azienda statunitense si è visto fissare negli USA, con 508 dollari in libero commercio oppure i 199 dollari con contratto per due anni con uno degli operatori coi quali Motorola ha stretto accordi.
Si tratta di prezzi che sostanzialmente si avvicinano a quelli di top di gamma come HTC One e Samsung Galaxy S4 i quali hanno facilitato agli utenti europei il superamento della mancanza del modello nel Vecchio Continente che, lo ricordiamo, dati alla mano, benché le prestazioni si attestino proprio nella vetta assieme ai modelli sopra citati, presenta una componentistica hardware di fascia media e ciò ha fatto quindi sorgere il naturale dubbio che Motorola abbia voluto guadagnarci parecchio, ma così non è. In effetti secondo le ultime stime il Motorola Moto X avrebbe un costo di produzione per singolo modello pari a 221 dollari, di certo non poco e ciò a causa principalmente dei processori, la cui struttura è risultata dispendiosa, anche se fruttuosa, ed anche molto, in termini di prestazioni.
Da questi dati risulta anche evidente la scelta di non commercializzarlo in Europa, non solo per il puro spirito patriottico che il marchio alato ha voluto sfoderare per il suo ritorno sulla scena mondiale, ma anche per perfezionare questi aspetti costruttivi, in termini di spesa e prezzo, per poter migliorare e ribassare ulteriormente il prezzo coi futuri modelli appartenenti alla famiglia del Moto X che il CEO Motorola ha annunciato entro i prossimi mesi per il Vecchio Continente: il lancio di un Moto X a tali prezzi, vista l’elevata concorrenza ed il poco appeal del marchio, avrebbe sicuramente inciso sul futuro anche degli altri device.