
Samsung prosegue lungo il suo percorso, in particolare lavorando duramente al prossimo phablet col quale spera di potersi risollevare in breve tempo, specialmente dopo gli ultimi mesi non positivi, parliamo ovviamente del suo Samsung Galaxy Note 3, dispositivi del quale si è ampiamente parlato durante l’intero mese di Agosto ed è prossimo alla sua presentazione ufficiale all’evento IFA di Berlino di Settembre.
Proprio durante la realizzazione delle unità da distribuire prima della sua ufficializzazione, il colosso coreano si sarebbe imbattuto in un problema di non poco conto relativo alle componenti per la realizzazione della fotocamera tra i quali spicca uno specifico elemento, ovvero l’OIS, parliamo dell’Optical Image Stabilization, un supporto molto importante nel compartimento fotografico e che contraddistingue un’obiettivo di qualità di uno standard, tanto da esser presente persino sull’LG G2, uno dei principali competitors del Samsung Galaxy Note 3. Il problema dovrebbe esser dovuto agli approvvigionamenti di alcuni fornitori che sono incappati nell’incapacità di soddisfare le richieste ponendo Samsung in un pericoloso angolo: ritardare tutto, con tempi imprecisi e non noti rischiando di esser battuta sul tempo, oltre che da LG, da HTC pronta a lanciare il suo One Max, oppure fare un passo indietro e tornare alla progettazione del device eliminando questa specifica.
Per ovvietà la scelta è caduta su quest’ultima ipotesi non senza conseguenze, infatti oltre ad esser partito male, il Samsung Galaxy Note 3 ha già qualcosa in meno rispetto ai suoi rivali, un dettaglio che si ritiene non influirà molto sulle vendite considerando le specifiche di questo modello: processore Qualcomm Snapdragon 800 con CPU quad-core, ben 3 GB di RAM ed un display 5,68 pollici Full HD e Super AMOLED, batteria da 3200 mAh e la presenza del modulo LTE, oltre alla fotocamera che, nonostante il passo indietro, sarà ugualmente da 13 megapixel, sebbene una qualità di scatto leggermente inferiore ai modelli della stessa fascia.