All’IFA 2019 di Berlino Asus ha presentato un nuovo smartwatch chiamato Asus VivoWatch SP e orientato principalmente verso il fitness e il monitoraggio dei parametri vitali. In realtà si tratta della seconda generazione di questo tipo di smartwatch, anche se in quest’occasione ci troviamo di fronte a un prodotto più rifinito e completo.
A caratterizzare Asus VivoWatch SP troviamo il supporto al cardiofrequenzimetro, all’elettrocardiogramma (ECG), alla misurazione del VO2 massimo e alla misurazione della pressione arteriosa. Insomma, un centro medico integrato in uno smartwatch.
Sfortunatamente, Asus non ha approfondito il processo di certificazione per l’ECG e per il PPG (fotopletismografia) di tipo medico di VivoWatch SP. È probabile che prima della loro abilitazione, Asus dovrà ricevere l’approvazione a livello europeo, ma ciò non significa necessariamente che i sensori saranno imprecisi nella loro misurazione della frequenza cardiaca, livello di O2 del polso, livello di stress e letture della pressione sanguigna.
Con la tecnologia “esclusiva” Asus HealthAI, lo smartwatch promette di fornire “informazioni e consigli personalizzati sulla salute quotidiana e a lungo termine”.
Per quanto riguarda la componente fitness, c’è il supporto GPS integrato che aiuta gli utenti a tracciare con precisione i loro allenamenti all’aperto, oltre a un altimetro e una serie di altri sensori che rendono l’Asus VivoWatch SP un’alternativa abbastanza robusta a Fitbit Versa 2.
Forse però la caratteristica più impressionante (a parte il sensore ECG che rivaleggia con Apple Watch) è la durata della batteria indicata fino a 14 giorni, anche se qualcosa ci dice che il numero potrebbe essere abbastanza difficile da raggiungere utilizzando attivamente tutti i sensori presenti (non sappiamo in che condizioni quel dato è stato calcolato da Asus).