
Huawei è stata colpita duramente dal Governo USA quando le è stato vietato di fare affari con aziende americane, il che ha implicato anche Google e l’accesso ad Android con i Play Services. Mentre l’amministrazione americana ha deciso di ammorbidire il tono nei confronti del produttore cinese e di consentirgli di lavorare di nuovo con i partner statunitensi, la società ha già messo in atto il suo piano B. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui Huawei si è affrettata a preparare un sostituto. La società ha annunciato HarmonyOS, un sistema operativo open source pensato per essere universale.
HarmonyOS has just been announced at #HDC2019! How are we going to build an all-scenario smart ecosystem and experience? How will we overcome the challenges of future OS for connected things? Stayed tuned with us to find out. pic.twitter.com/x7ZbgcEy2d
— Huawei Mobile (@HuaweiMobile) 9 agosto 2019
Huawei afferma che l’architettura microkernel “stile Fuchsia OS” di HarmonyOS consente al sistema operativo di funzionare su una vasta gamma di dispositivi come smartwatch, device domestici intelligenti e TV, pur avendo una sicurezza migliore rispetto ai sistemi basati su Linux. Gli sviluppatori possono creare le loro app sfruttando linguaggi di programmazione come come C / C ++, Java e Kotlin e tradurre le loro app con il compilatore ARK di Huawei.
Attraverso un “ecosistema di sviluppatori condiviso”, lo sviluppo multipiattaforma dovrebbe essere facilmente realizzabile. A differenza di Android, HarmonyOS è costruito con un “motore di latenza deterministica” che riduce il ritardo di input allocando le risorse di sistema in base ad alcune analisi del carico in tempo reale.
Mentre la società afferma di poter passare da Android a HarmonyOS entro uno o due giorni, afferma di aver deciso di attenersi al sistema operativo di Google per i suoi smartphone a causa dei suoi partner esistenti. Tuttavia, questa affermazione potrebbe benissimo essere letta come una minaccia se gli Stati Uniti decidessero di limitare nuovamente gli scambi con Huawei.
Oltre a ciò, la società è al lavoro per ridurre la sua dipendenza da Google per i suoi dispositivi Android. Ha introdotto un’alternativa ai servizi Play denominata “HMS Core”, che fornisce API per le app a cui collegarsi senza ricorrere a Google. Distribuendo i propri servizi core, Huawei pone una base che le consente di trasferire facilmente le app Android sul proprio sistema operativo.
I primi dispositivi a ricevere HarmonyOS saranno delle Smart TV alla fine del 2019 (anche a marchio Honor). Nei prossimi tre anni, l’azienda prevede di introdurre il sistema operativo su più dispositivi. Per ora, HarmonyOS sarà esclusivo in Cina, anche se Huawei vuole renderlo disponibile a livello internazionale in seguito.