
Poche ore prima che Samsung sveli il nuovo top di gamma Galaxy Note 10, il produttore ha introdotto ufficialmente il chipset Samsung Exynos 9825 che alimenterà i due modelli nel mercato internazionale.
Il SoC è prodotto presso le fabbriche Samsung utilizzando il processo EUV a 7 nm. Utilizzando questo processo, all’interno del nuovo chip è stato possibile inserire più transistor rispetto a quelli impiegati nell’Exynos 9820 a 8 nm. Ciò dovrebbe portare a miglioramenti delle prestazioni dal 20% al 30%, mentre i consumi si attesterebbero dal 30% al 50% in meno.
EUV è l’acronimo di litografia a ultravioletti estremi. Questa è una tecnologia che utilizza raggi ultravioletti per incidere il silicio con dettagli più precisi.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il Samsung Exynos 9825 è simile all’Exynos 9820 che sostituisce, in quanto è dotato di una CPU personalizzata Samsung, con due core Cortex-A75 per compiti complessi e quattro core Cortex-A55 per operazioni più blande. L’unità di elaborazione grafica (GPU) sul chip è la ARM Mali-G76 MP12 (la stessa di Exynos 9820).
Le differenze le troviamo nelle frequenze di clock, con i core A-75 e la GPU del Samsung Exynos 9825 che possono essere portate a un valore più elevato. La potenza extra dunque la si ha unendo le più alte velocità di clock e l’uso della produzione a 7 nm EUV.
A completare la dotazione tecnica troviamo un’unità di elaborazione neurale integrata (NPU) per aiutare a eseguire le funzioni di intelligenza artificiale per le fotocamere e abilitare, ad esempio, il riconoscimento di oggetti e scene per ottimizzare le fotografie. Viene inoltre utilizzato per apprendere i modelli utente e aiutare le app a precaricarsi più rapidamente.
Il Samsung Exynos 9825 non è dotato di un modem 5G, il che significa che Samsung dovrà usare il modem esterno Exynos 5100 5G per permettere l’accesso alle reti di nuova generazione al Galaxy Note 10.