I Samsung Galaxy S10 e Galaxy S10e sono finiti nelle mani di iFixit che, come al solito, ha realizzato una guida passo passo al disassemblaggio e, in caso di problemi, alla sostituzione delle componenti. Ebbene, le notizie non sono proprio buone per coloro che amano il fai-da-te.
Se pensavate che il Galaxy S9 dello scorso anno fosse un incubo in termini di riparabilità, si scopre che la serie Galaxy S10 è ancora più difficile da riparare senza rivolgersi all’assistenza. Si possono avere tutti gli strumenti e il know-how tecnico del mondo, ma alla fine, l’innovativo lettore di impronte digitali sotto il display con tecnologia ultrasonica ha reso il disassemblaggio e la sostituzione dello schermo un incubo.
Sembra che qualsiasi malfunzionamento del sensore biometrico nascosto debba essere risolto estraendo il display sul Galaxy S10 (e, presumibilmente, anche su S10+) tenuto fermo da molta colla, insieme allo scanner di impronte digitali stesso. Questo farà sì che qualsiasi riparazione del sensore di impronte digitali sia costosa e, purtroppo, non è l’unica debolezza del Galaxy S10 da questo punto di vista.
Per qualche ragione, la porta USB-C del Galaxy S10 e del Galaxy S10e non è così facilmente sostituibile come il connettore delle precedenti versioni, in quanto è agganciato saldamente alle schede madre dei nuovi telefoni.
Insomma, per avere sempre più tecnologia all’interno di uno smartphone è necessario (e da un certo punto di vista conveniente per il produttore) non rendere semplici le riparazioni.
Il risultato finale fornito da iFixit per quanto riguarda il grado di riparabilità dei Samsung Galaxy S10 e Galaxy S10e è di 3/10, dove 10 significa massima riparabilità e 1 l’impossibilità assoluta.