Google ha annunciato i suoi piani per tramutare la sua rete di social media di Google+ in versione consumer con una nota in ottobre. La piattaforma, che ha una base di utenti piccola ma dedicata, sarà chiusa in seguito al riconoscimento da parte di Google di un’esposizione ai dati che ha interessato fino a 500.000 profili.
Poco dopo, a dicembre, la cronologia dell’arresto è stata accelerata a causa di un altro bug più grande che ha avuto il potenziale di rivelare informazioni sugli utenti privati e ha avuto un impatto su circa 52,5 milioni di utenti.
Ora, la società ha dettagliato la sua cronologia di chiusura per la versione consumer di Google+ e non sta perdendo tempo. Mentre il social network vivrà per i clienti aziendali, Google ha in programma di chiudere definitivamente la versione consumer della sua piattaforma a un ritmo estremamente veloce, senza dubbio motivato dalle violazioni di sicurezza. Secondo le stesse parole di Google, chiuderà G+ nell’aprile 2019 a causa del basso utilizzo e delle “sfide legate al mantenimento di un prodotto di successo che soddisfi le aspettative dei consumatori“.
La roadmap di chiusura del servizio prevede:
- entro il 4 febbraio nessuno sarà in grado di creare un nuoco profilo
- le API dedicate ai commenti saranno rimosse dal social il 4 febbraio e dagli altri siti web dal 7 marzo
- tutti i siti che si appoggiano ai commenti del social non potranno più farlo dal 2 aprile
- la possibilità di accedere ai siti web attraverso le credenziali del social verrà sospesa nelle prossime settimane
- chi gestisce delle community potrà scaricare l’intero set di dati a partire da marzo
- La chiusura definitiva del servizio avverrà il 2 aprile