La notizia dell’acquisizione da parte di Google di una casa con un nome così blasonato come Motorola che negli anni ha dimostrato di avere la capacità di sviluppare il proprio software e che ha sempre prodotto dispositivi di qualità ottima è una di quelle bombe che piovo così una mattina di ferragosto e che magari ti ci vuole un attimo prima riuscire a metabolizzare.
Avete presente da quanto tempo Motorola produce telefoni con caratteristiche uniche? Nel lontano 1995 il mio primo cellulare fu un Motorola e i cinque venuti subito dopo anche, il primo produttore a credere veramente nella telefonia mobile con il Microtac, per proseguire con il successo mondiale dello Startac in tutte le sue versioni (uno ce l’ho ancora nel cassetto!) e solo loro sanno quanti brevetti depositati hanno accumulato in questi anni e che ora sono destinati ad arrivare nelle mani degli avvocati di Big G.
Da qui partano diverse considerazioni perché con questa acquisizione Google risponde ai due più acerrimi concorrenti in un colpo solo, ad Apple con la quale ora potrà controbattere con le stesse armi e c’è aspettarsi che le porte dei tribunali non tarderanno ad aprirsi e a Microsoft che da tempo ha firmato un accordo con Nokia per la produzione di terminali e che ora sarà costretta ad accelerare ulteriormente il proprio sviluppo se non vuole correre il rischio di vedere bruciati i progressi di questi mesi.
Poi ci sono ovviamente gli altri produttori che come detto nelle dichiarazioni rilasciate sul blog continueranno ad avere a disposizione Android che rimarrà comunque Open e che non subirà modifiche nella politica di gestione ma questo non vuol dire che la concorrenza non sarà serratissima.
Strano è che la casa del software libero è finita in possesso del produttore che meno ha creduto nella libertà dei propri prodotti mettendo a rischio le proprie vendite creando sì ottimi terminali ma “castrandoli” ostinandosi nel bloccare il bootloader, strada peraltro intrapresa da più marchi negli ultimi tempi (vedi HTC), nella fattispecie suppongo che i prossimi terminali della Grande M non avranno più questa caratteristica aprendo le porte al grande mercato del modding.
Ma facciamo il punto:
- Google sviluppa Android
- Android è attualmente l’unico sistema operativo in grado di contrastare iOS
- Android è il sistema operativo preferito dagli sviluppatori liberi
- Motorola possiede brevetti e licenze molto interessanti
- Motorola ha le capacità di produrre terminali con hardware decisamente top
direi che le basi per veder nascere un nuovo colosso ci sono tutte ma ci sono ancora un paio di aspetti che vorrei osservare.
Google ci ha abituato a concedere un terminale all’anno ogni volta che un big-update del sistema operativo veniva rilasciato, quindi sono convinto che ora lo sviluppo Android prenderà una bella accelerata ma, sì c’è un ma siamo proprio sicuri che il nuovi terminali che usciranno dalle fabbriche di Motorola avranno la tanto ricercata Google Expirence? o saranno ancora dotati di una versione (magari ottimizzata) di MotoBlur o meglio GoogleBlur?
E poi come reagiranno gli altri produttori a questa svolta? Htc avendo da sempre basato le vendite principalmente sulla propria interfaccia Sense si ritrova con le spalle parzialmente coperte, ma gli altri? Come risponderanno?
Una cosa è certa a leggere i commenti in giro per il web questa mossa da parte di Google sarà sicuramente o un successo o una disfatta, senza possibilità di pareggio ma questo solo il tempo lo dirà.
Ora non ci resta che attendere l’arrivo sul mercato del primo smartphone ufficiale totalmente Google che difficilmente sarà il prossimo Nexus previsto per Ottobre ma altro (forse l’erede dello Xoom?) ma l’attesa non sarà sicuramente lunga.
Voi che ne pensate?