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Qualche giorno fa Samsung ha annunciato ufficialmente il nuovo Infinity Flex Display, ovvero il primo schermo Super AMOLED flessibile studiato appositamente per essere utilizzato su di uno smartphone. Quello mostrato era solo un prototipo di smartphone ma il Galaxy F, il primo di una nuova serie di modelli flessibili, dovrebbe venir presentato al CES 2019 di Las Vegas.
Nelle ultime ore poi abbiamo scoperto anche che la commercializzazione effettiva del Galaxy F dovrebbe avvenire nel mese di marzo, in contemporanea con la variante 5G del Galaxy S10. Se un paio di mesi di ritardo dalla presentazione non sono un problema, probabilmente lo sarà il prezzo di listino. Stando a una nuova indiscrezione, il Galaxy F costerà oltre 1500 euro.
Si tratterebbe, se confermata, di una cifra molto elevata che però giustificherebbe l’adozione di una nuova tecnologia che per Samsung potrebbe essere rivoluzionaria in ambito smartphone. Secondo le stime di Samsung, nel 2019 dovrebbero venir prodotti almeno 1 milione di display flessibili, anche se probabilmente non vedremo altrettanti Galaxy F (potrebbero essere forniti ad aziende terze).
Ricordiamo che il prototipo mostrato di smartphone flessibile in realtà ha sia un display flessibile che uno tradizionale: un ampio display flessibile dalle dimensioni di 7,3 pollici da utilizzare solo quando dispiegato e uno più piccolo che si trova all’esterno da utilizzare quando l’Infinity Flex Display è chiuso a libro. Samsung chiama questo schermo più piccolo un “display di copertura” e sembra decisamente più piccolo di quello a cui siamo abituati con uno smartphone moderno di grandi dimensioni.
L’idea è che, dal momento che il display tablet “grande” può essere utilizzato solo in modalità a schermo intero, è necessario questo display secondario per ulteriori funzioni quotidiane dello smartphone.
