A distanza di appena 10 giorni dalla messa in commercio del Samsung Galaxy Note 9, negli Stati Uniti è stato segnalato un caso di esplosione dello smartphone.
Un’esperienza adeguatamente descritta come “traumatica” dalla proprietaria dello smartphone, Diane Chung, che si è accorta immediatamente mentre il dispositivo produceva un “suono sibilante e stridente” prima di esalare un “fumo denso”. La cosa è stata ulteriormente aggravata dal fatto che la donna si trovava da sola in un ascensore quando il Samsung Galaxy Note 9 “è diventato estremamente caldo”, distruggendo il contenuto della borsa in cui era stato conservato e rendendo la visibilità un problema serio.
Fortunatamente, un vicino di casa ha aiutato la donna a spegnere il fuoco prima che causasse altri problemi, afferrando il telefono presumibilmente difettoso con un panno non appena l’ascensore si è fermato e immergendolo in un secchio d’acqua.
L’intera storia sembra un po’ troppo drammatica e scomoda da verificare. Non ci sono testimoni dell’evento reale a parte la donna che ha citato in giudizio Samsung per “danni non specificati e un ordine restrittivo che escluda le vendite di qualsiasi Galaxy Note 9”. Non vogliamo mettere in dubbio le parole della donna ma solo dire che si tratta di un evento che difficilmente si può verificare.
Allo stesso tempo, data la storia tormentata di Samsung, non è sicuramente saggio ignorare tutte le segnalazioni di incidenti di questo tipo. Soprattutto se si considera l’enorme batteria presente nel corpo non troppo massiccio del Galaxy Note 9.
Staremo a vedere come evolverà la situazione, certi che Samsung sta prendendo tutte le misure necessarie per non dare risalto alla cosa.